158. Con una sola carezza

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158.

Era il giorno del compleanno di Núha
Dopo essersi massacrati di scherzi con un gruppo di bagnanti, lasciarono l'acqua, si diressero nel giardino dell'Hotel, era quasi ora di mangiare.

"Senti, bello stregone" chiese Núha, a Rúnhr "che diresti di darmi una mano a fare una fattura a Sven, per trovargli una nuova moglie?"

"Non mi sembra uno timido, credo che possa fare da solo"

"Certo, ma non si decide, rimane nel suo limbo. Ha bisogno di un pò di pizzicorini d'amore.
È un bell'uomo, deve vivere con un po' più di sprint, ma fa fatica a girare pagina.

Guarda laggiù, quella con i capelli neri, appariscente, con due signore. Se non sbaglio è un'amazzone, che ho visto in gara a Parigi.
Più o meno, hanno la stessa età.
Ci avevo parlato brevemente, mi sembra il tipo giusto, intraprendente, brillante, allegrissima.
Il pepe giusto per lui. Che ne dici? Non so se è impegnata, però"

"No, anche lei vedova"

"Che ne dici, ci proviamo? Andiamo a invitarle alla mia festa di stasera?"
"Perché no. Vieni" La prese per mano e raggiunsero il gruppetto.

"Buongiorno" disse lui, sorridendo.
Tu sei Lize Coor, se non sbaglio. Ci siamo visti a Parigi, come stai? Questa è Núha, mia moglie

"Giudice Rúnhr Kyn! Che onore! Ma cosa ci fa qui, qualche gara..o in vacanza?"

"Noi abitiamo qui, in Ostrinde"
"Anche io e queste mie due care amiche...
...Núha, lieta di ritrovarti, non sapevo che questo bel tipo fosse tua proprietà"

"Proprieta?" Fece lui.

"Sí, sono fortunata, mia proprietà esclusiva."
Núha rise divertita, tenendolo per un braccio.

"E tu, di chi, credi di essere?"
"Eh..non si sà...non ho bollini di proprietà"
Lui le diede una bella pacca sul sedere
"Ecco fatto. Ufficialmente mia, timbro stampato"

"Hey..."
"Qualcosa da obbiettare?" Disse lui, tenendole il viso a un palmo dalle sue labbra.
"Nnnooo..."
"Bene...conferma.."
"Ma..noo.."
Lui la strinse "Devo baciarti in pubblico?"
"Sì..." fece lei languida "Cioè no...no..."
Le amiche si misero a ridere
"Allora confermi?"
"Già..sì, sei il mio amore"
"Per sempre?"
"Per sempre"
Lui rise soddisfatto "Bello, ho scroccato un'altra dichiarazione d'amore"

"Ricattatore...
...E voi belle signore, amiche di Lize, come vi chiamate?" chiese Núha, "i vostri mariti sono qui anche loro?"

Strinse la mano alla bionda vicino a Lize
"Sono Núha..e tu chi sei?"

"Myrta, mi chiamo Myrta. Ma niente marito, non sono sposata, sono un poco allergica" e si mise a ridere.

Era bella, in un modo particolare.
Grandi occhi a mandorla, azzurri, molto chiari, ma cangianti.
Secondo la luce, viravano in un improvviso lampo color pervinca, per poi scattare in un ghiacciato azzurro chiarissimo. Erano inquietanti.

Ma poi, i lineamenti delicatissimi, da angelo, di nuovo ti sbilanciavano.
Angelo o demone? Ti domandavi.
E la carnagione, di nuovo in contrasto col resto, era naturalmente ambrata, in una strana armonia.
Un carattere ribelle, contraddittorio, alla fine lo intuivi, nel moto nervoso degli occhi, negli scatti della testa.
Pareva sempre sul punto di fuggire, in cerca di qualcosa.

Ma si era immobilizzata su Rúnhr. 'Immancabilmente' pensò Núha.

"Come ti chiami?" fece Núha all'altra autentica bellezza, dai capelli castani, occhi dorati e un'aria solare, serena, ma birichina.

"Cloe, sono divorziata."

"Bene. Se non avete altri impegni, vorrei avervi alla festa del mio compleanno, stasera, qui. Tutte quante. Vi va?"

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