34. Offerta sincera

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34.

Hanjé fu scossa dai suoi pensieri. Baer e Beth erano arrivati.
"Accomodatevi, a cosa devo questa visita?" disse Hanjé.

Beth rispose "L'ufficiale Baer Flix è qui per raccontare di uno spiacevole avvenimento, a cui bisogna rimediare. Io sono qui in rappresentanza di mio fratello"

"Non so di cosa parlate, ma prego, vi ascolto" disse Hanjé.

Improvvisamente si sentirono risa e baccano in anticamera.
Lirl, Nin e il piccolo John, attraversarono di corsa il salotto, senza scarpe. "È arrivato un diluvio, abbiamo dovuto rinunciare alla passeggiata..Oh, scusate, non sapevo che ci fossero ospiti..Andiamo ad asciugarci. Arrivederci.. "

E scapparono a cambiarsi d'abito. Hanjé si alzò e li seguì in camera.
"Nin bada tu al piccolo John, intanto ho bisogno di te Lirl, sbrigati e vieni di là, devono parlare con te."
Tornò in salotto, disse agli ospiti "Visto che ormai Lirl è qui.. volevate interpellare anche lei, vero?"

"Va bene" disse Baer un po' teso, avrebbe preferito un approccio più morbido, ma ormai."

Lirl ritornò immediatamente, ancora allegra "Ciao Beth, buongiorno...Baer?!

Ma lei è Baer! Che piacere, come mai qui?"

"Devo ottemperare a un incarico e un dovere" disse Baer.

"Interessante, qui?"
"È una cosa molto seria"
"La vedo angosciato. Deve dire una cosa così seria?"
"Si, a lei, si tratta di Claude"

"Si fermi immediatamente, non voglio sapere niente di lui.. mi scusi." Si alzò per andarsene.

"Lirl, non essere maleducata, ascoltiamo" disse Hanjé.

"No, no, grazie."

Beth intervenne "Lirl, rimani, è una cosa molto importante, si tratta del futuro di te e John. Io sono qui in rappresentanza di Claude"

"In rappresentanza? Cosa vuol dire?..Baer..lei..lei è un superiore di Claude.
Perchè è venuto da me?
Dov'è Claude?..
Deve parlami del futuro di me e John?..Perchè...?

Oddio!!..Nooo..allora è morto! Claude è morto!..
Noooo..Nooo...Noo..."Si mise a piangere a dirotto."

Baer si alzò di scatto, l'abbracciò "No, quel mascalzone non è morto, si calmi, è più affascinante che mai, non si preoccupi..si calmi, le riassumo la cosa, non è niente di grave."

Lirl si calmò, e Hanjé fece portare il caffé.

Baer riprese a raccontare "Io devo rimediare a un guaio che ho creato, da giovanotto stupido.
Ai tempi in cui tutt'e tre ci incontravamo a ballare, ho raccontato una menzogna a Claude. Cioè che io e lei, Lirl, eravamo amanti da tempo, e stavamo per sposarci, perché lei aspettava mio figlio"

"Cosa?" disse Lirl perplessa, incredula.

"È stata un'azione vergognosa, per scoraggiare Claude dal frequentarla. Non immaginavo che voi foste già insieme e lei fosse già incinta.
Così facendo, ho combinato un pasticcio.

Ho visto Claude, pochi giorni fa. Lui credeva che il suo John fosse figlio mio. Gli ho spiegato che era impossibile. Abbiamo parlato di allora e ha capito di essere lui il papà."

Intervenne Beth "Io sono qui a nome suo. Mi ha chiesto di chiederti scusa, di dirti che è ancora molto innamorato di te e che vuole sposarti e riconoscere John. Cosa ne pensi?"

Lirl esitò un attimo.
Li guardò tutti con uno sguardo smarrito, interrogativo e fragile, persa, come a chiedere a loro una risposta, un aiuto.

Poi calò nella tristezza.

"Digli che io non sono una banderuola che si prende e si lascia. Non ha avuto fiducia in me, praticamente mi ha considerato un'imbrogliona poco di buono.

Quando Hanjé lo ha contattato, ha affermato di non aver mai dormito con me, suscitando i dubbi dei mie fratelli, che pensavano fossi una bugiarda, che cercava di coprire le proprie porcherie, tentando di incastrare qualcuno, perché magari si era invaghita di un altro. Una leggera, che andava con questo e con quello, tanto da non capire chi poteva essere il padre del bimbo.

Ha sporcato la mia immagine in tutti i modi. E mi ha abbandonato senza una parola.

Digli che io ho un lavoro e la mia famiglia mi sostiene, a John non manca niente. Non ho bisogno di lui.

Non voglio sposarlo e nemmeno gli permetto di riconoscere John.

Il mio bambino non merita un padre così.

Io non merito un marito così.

Gli ho voluto un bene immenso, ma non ha agito con onore. Tantomeno con amore. E senza rispetto e amore non vale nemmeno la pena di parlarne."

Nel salotto calò il silenzio.

Hanjé disse con un sospiro "È un giudizio duro, ma perfettamente coerente.

Il dolore di mia sorella è stato molto. Le difficoltà sono state quasi insormontabili.

La vergogna e il dispiacere anche.
Abbiamo affrontato tutto da sole. Ma se non ci fosse stata la famiglia, lei e il bambino sarebbero stati inghiottiti nella miseria, o peggio.

Credo che Claude, allora, avrebbe almeno dovuto parlare con lei, verificare.
Invece si è sentito ferito nel suo orgoglio maschile, difatti ha negato di avere avuto rapporti intimi..
Che dire? Io non sposerei un uomo così. Perciò non mi sento di contraddire Lirl, la appoggio nelle sue decisioni, quali che siano.

Beth, ti ringrazio per quanto hai fatto. Ringrazia anche Claude per la sua offerta, purtroppo non è praticabile."

"Lirl, mi permetterai almeno di frequentare mio nipote?" chiese Beth.

"Sì, tu non c'entri niente e non sapevi niente, ci siamo perse di vista.
Quanto a John, non è il caso di togliergli la tua vicinanza, il tuo affetto. Ma non voglio che gli parli di suo padre.
Non voglio alimentare angosce, in futuro, o sensi di inferiorità in lui, o speranze.
Ricorda che per John sarai ufficialmente una conoscente e non la zia.

John porta il mio nome. Continuerò a raccontargli che il padre è morto in guerra. Se rispetti questi principi, va bene.

"Si, capisco, farò così, purché possa vederlo."

Poi Lirl si alzò e andò da Baer, gli fece la faccia scura, ma poi lo abbracciò.

"Grazie, c'è stato un equivoco, lei ha fatto un grosso guaio, una vigliaccata. Ma la ringrazio per la sua serietà e responsabilità. C'e voluto del coraggio per venire a raccontarmelo.

Il suo gesto mi ha restituito la mia dignità, anche con i miei familiari.
Lei era giovane e scapestrato. Ma ha rimediato con onore, adesso. È una persona meravigliosa, forse ho sbagliato fidanzato"

"Già..Però la vedo troppo addolorata, per lei sarebbe stato meglio che io non fossi venuto.
Magari era meglio andare avanti così, come prima, visto che ha superato le difficoltà. Invece ho risvegliato vecchi sentimenti, che la angosciano.

La sua situazione è ancora delicata, credo..Insomma, ho visto come ha reagito, pensando che Claude fosse morto. Lo ha amato e lo ama ancora molto. O sbaglio?"

"È un pugno nel cuore che farà sempre male.
L'ho adorato e stavo molto bene con lui. È tutto distrutto.
Ma non devo fermarmi qui. Ce l'ho fatta, questo è importante"

"Già, sappia che per lui è lo stesso. È disperato, pieno di rimorsi e non si dà pace.

La sua offerta è di amore sincero, non si è mai rassegnato di averla persa. Lo vedevo spesso, in guerra, guardare una fotografia e ho riconosciuto lei, Lirl.
È una di quelle foto che alle feste, nel baraccone del tiro a segno, scatta automaticamente. Ci siete tutt'e due, Claude mentre spara e lei che osserva.

"Sì, è vero, mi ricordo" disse con lo sguardo velato"

"Rispetto la sua decisione. Sia io che Claude abbiamo sbagliato, ma sia certa che il suo sentimento è sincero e che sta patendo molto."

"Già, grazie ancora, arrivederci". Lirl scappò via, sull'orlo di una crisi.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now