42. Chi sei?

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42.

Kaèl scese dalla corriera, e vide, più in alto, la sagoma nera di una donna, delineata contro la luce.

'Una puttana', pensò. Spesso attendevano i ragazzotti in arrivo dalle feste campagnole, con l'ultima corriera di mezzanotte.

Si avviò, per andare nella villa al lago dei genitori. Ma un formicolio lo fece tornare indietro, verso la donna. Qualcosa in lei era familiare. Salì il breve pendio.

Cosa diavolo ci faceva la madre di Núha, lì, sola, a quell'ora?

"Signora Maver, è lei?" disse gentilmente.

Lei si girò, circondata dalla luce.

Era bellissima.

Kaèl arretrò leggermente, colpito. Era la prima volta che la vedeva da vicino.
"Magnifica" pensò "è diversa, ma ha il portamento snello e selvaggio di Núha. Per forza il marito ne va pazzo!"

"Cosa fa qui sola, a quest'ora? È un posto pericoloso"

"Chi sei tu?"

"Kaèl, un amico dei suoi figli."

Lo squadrò sospettosa, solo ora si rendeva conto di essere in una situazione pericolosa e in un luogo insidioso.

"Sì, non ci siamo mai incontrati, ti ho visto sempre da lontano, ma riconosco la tua fisionomia. Sì, sei tu"

"Aspetta qualcuno? Guardi che quella era l'ultima corriera"

"No, mi sono persa. Ero uscita per una passeggiata, ho girovagato, ho sbagliato strada. Ero stanca, mi sono seduta, evidentemente mi sono assopita, ma ora so dove sono e torno a casa"

"Bene, ma non da sola, la accompagno.
Non dica di no, ci vuole una mezz'ora di cammino fino a casa sua, nel buio totale. Se la lascio andare da sola, i suoi figli mi ammazzano e non posso reggere la carica di due bestioni cosí.
Mi salvi la vita e si faccia accompagnare, a rispettosa distanza."

La dolce ironia di Kaèl era spesso efficace nello sbrogliare le situazioni.
Lirl si sentí sbloccata di colpo dalla premura e dall'allegria di lui. Si mise involontariamente a ridere.

"Va bene, niente più vittime per oggi. Andiamo."

Lirl si domandò se sapeva di lei, e cosa aveva fatto a Núha. Indagò, sperava di no, sentiva già la vergogna salire.

Nessuno le aveva raccontato la storia per intero. Sapeva solo che Claude si era informato e sapeva che Kaèl e Núha erano innocenti.

Claude aveva fatto fare indagini da vero professionista. La sua carriera militare gli aveva insegnato come raccogliere informazioni senza svelare niente. Ciò che era accaduto era grave. La sua immagine ne avrebbe risentito.

Aveva raccomandato a John di chiedere, a Kaèl e sua madre, il silenzio. Núha era rimasta nascosta a lungo e comunque ufficialmente era caduta su delle rocce.

"Conosci anche Núha?" chiese Lirl cauta.
Kaèl rimase perplesso per la strana domanda.

Ovviamente conosceva Núha. Ma capì che Lirl voleva sapere se era informato, del fatto che aveva picchiato la figlia.
"Sì, molto simpatica" rispose "un tipetto"

"Núha simpatica?"

"Sì, ogni tanto, quando non ha il muso. E poi non crea problemi a me e i suoi fratelli. È molto atletica, si sa arrangiare"
"È vero, è una nuotatrice. Molto in gamba, ha imparato tutto da sola. I fratelli le hanno detto, fa così e così e poi l'hanno scaricata ad arrangiarsi"

"Già, è vero, fanno così"

Lirl, a spasso nella notte con Kaèl, era a suo agio, in una bolla di pace..Non pensava a niente.
Il buio quasi totale era come un nido. La presenza e la voce di Kaèl, rilassata, rassicurante, allegra, teneva il suo inconscio protetto, inerme.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now