24. Vai al diavolo

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24.

Hanjé in attesa che Claude tornasse, andò a vedere cosa stava combinando Lirl, chiusa in camera con Rodrik.
Quando arrivò, la sentì alterata. Entrò in camera.

"Quando arriverà suo marito, potrà uscire, non prima" le stava dicendo lui.

"Grazie, vada pure. Ci penso io ora" fece Hanjé.
"Non ha preso la pillola" disse Rodrik.
"Lo immaginavo."

"Mettiti a sedere sulla poltroncina" disse a Lirl.
"Vai al diavolo, devo andare da Núha"

"A fare che? Hai già fatto abbastanza, stupida.
Núha sta andando in ospedale, l'hai massacrata ben bene, prima che Wib ti fermasse. E per niente.
Non ha fatto niente con Kaèl. Ci sono i testimoni. Tom ti ha mentito. Quando avevi intenzione di fermarti?"

Lirl rimase in silenzio, girando sdegnosamente gli occhi verso la finestra.
Pensava.

Non poteva dire ad Hanjé che aveva punito sua figlia, per pareggiare un po' di conti. In quanto si era permessa di sminuire la sua autorità, urlandole di chiedere scusa.

Aveva compiuto il delitto di affrontarla, e di resistere alla sua autorità, nonostante il lungo castigo.

E allora l'aveva punita, anche perché non voleva che Núha si facesse la fama di una facile e rimanesse incinta, come era successo a lei.

Ma soprattutto perché, facendosi sbaciucchiare in giro, rovinava la reputazione a lei, bellissima Lirl, la madre dei figli più perfettamente perfetti, che si fossero mai visti.
Nessuno poteva offuscare questo suo primato.

Si era vendicata? Certo, ben le stava. L'aveva rimessa al suo posto.

Tom le aveva dato la giustificazione giusta per sfogarsi.
Aveva un po' esagerato, vero, e allora? ...Anche lei ne aveva prese di botte con la verga in collegio. Eppure, era sopravvissuta. Non c'era nessuno là, a dire basta.

I suoi parenti l'avevano messa in quel mondo infernale, loro avrebbero dovuto prendere vergate, una vita di vergate..

Lirl non se ne rendeva conto, si poteva capire il suo contorto dolore, ma non si vendicava sui suoi parenti.
Picchiava degli innocenti, 'i suoi figli.

E quindi seguendo la logica del suo pensiero..adesso..
le vergate avrebbero dovuto colpire lei.

Invece, purtroppo Lirl usava vigliaccamente i figli, come ostaggi, per dare sfogo al suo 'Io' dolorante e confuso.
Come un'orribile madre. Tutta vendetta, vanità, egoismo. E un gigantesco impietoso Io.

Lirl uscì dalle sue fantasie e ritornò al presente. Hanjé le stava parlando
"... e abusi della tua autorità per sentirti gran donna, ma lei è una ragazzina come poche."

Lirl fu svelta a rispondere "E tutti me la invidiano, difatti, ma sono io che l'ho resa così speciale, dunque?"

Hanjé la guardò abbattuta.
"Lirl!!!!!. Hai fatto qualcosa di orrendo poco fa, a tua figlia.
E qualcosa di sbagliato nell'educarla. Pensaci, alla tua perfetta bambina.
Gli altri, riescono anche a parlarci?

La tua invidiabile bambina non parla mai con nessun adulto. E cosa mi dici di certi suoi strani atteggiamenti?

No cara, non va bene che tua figlia, fino a qualche anno fa, davanti agli estranei, e persino con noi zii, si nascondesse sempre dietro di te, rigirandoti le gonne, attaccata al te, tanto aveva paura degli adulti.

Non va bene che allora, al cinema, quando vide biancaneve e i sette nani, si sia messa ad urlare come una pazza, osservando l'orrenda espressione della strega, che offriva la mela, e non va bene che si sia dovuto portarla via in braccio, completamente fuori di sé e darle un 'sedativo' poi, a casa, tanto era sconvolta.

Non va bene che la picchiassi e minacciassi continuamente, se faceva pipì a letto.
Infine, ancora adesso, non va bene che lei mostri tensione con le persone nuove.

Ma dulcis in fundo, mi ha detto un amico, il quale ha già la televisione, ed è padre di una compagna di scuola di Núha, che tua figlia, un anno fa, ancora non riesciva a guardare i film d'azione. Eppure tutti i ragazzini li adorano.

Si metteva seduta, appoggiando le braccia e il mento sul piano del tavolo. Faceva finta di guardare, ma con le mani incrociate, nascondeva gli occhi e sbirciava dalle dita appena socchiuse. E 'tremava' convulsamente, e poi con una scusa, se ne andava.

Questo è terrore della violenza. Era già grandicella, ma faceva questo perché la violenza le rammenta te, perché teme fortemente 'te'!!!

Sei una madre o una strega? Domandatelo, adesso. Hai visto come hai conciato tua figlia, l'hai guardata, la tua bimba perfetta?..
Stupida!

E ora capisco, come mai è così strana. Ho visto fino a che punto sai arrivare, sei diventata una madre orribile..Dio mio, l'hai ferita a un occhio, alla testa..alla schiena"

Hanjé si mise il viso fra le mani.

'"Lirl! Per amor del cielo, capisci che quando vede una persona adulta vede te?
Quando aveva visto l'orrendo viso della strega, vedeva  te..te!!!

Capisci cosa hai fatto a tua figlia? È traumatizzata dalla tua durezza, dalla tua granitica severità e teme che tutti siano come te"

Lirl scattò immediatamente "Tanto traumatizzata, che mi ha sfidato" disse di rimando, torcendo le mani imbarazzata.

"Ah! E allora ragiona, è un terribile segno. È costretta a ribellarsi, o morire, dentro.
Non proseguire così, o potrebbe scappare di casa. Fermati. Anche perché ormai, tuo marito ha visto, cosa fai ai suoi figli.
Cosa ne sarà di te, se gli scappa via una figlia?..Ti butta fuori di casa."

"Non lo farà"

"Già, forse con le tue moine lo rimbambisci. Ma se, prima o poi, Núha gli scappa, non sopporterà lo scandalo di essere coinvolto nel sospetto di maltrattamenti.
La gente non crederà che sei solo tu, ma che siete entrambi a farla scappare. O comunque non prenderà per vero, che lui non ne sappia niente. Lo crederanno complice.

Non lo sopporterebbe, Claude tiene molto alla propria reputazione"

"Mmm...Núha non scapperà "disse Lirl.

"Non contarci proprio, dopo quel che hai fatto oggi, avrà timore per la sua incolumità. Io sarei già scappata di casa e a mille miglia da te, per non tornare più".

"Bah..che esagerazioni!"

Hanjé, avvilita, guardò sua sorella. Non c'era proprio più nulla in quel cuore?
Si massaggiò la fronte, cercando di scacciare un pensiero e il rimorso 'Dovevo fermarti prima. Non pensare a proteggere il tuo futuro, ma solo i bambini'.

Proseguì "Guarda Lirl, che so più di quel che credi.
So di tutte le botte che hai dato ai tuoi figli. Ho cercato in tutti i modi di farti ragionare. Ma tu niente"

"Sei solo esagerata, io non ho dato che qualche schiaffo. Quale genitore non lo fa?"

"Io, ad esempio, e molti altri. E guarda che non puoi mentirmi.

Ho visti i lividi che ogni poco Nin aveva addosso, quando Núha aveva tre anni. E finalmente un giorno ho capito, perché.
Una volta è dovuta correre da me, con la bambina in braccio, per proteggerla dalla tua furia. Le ho dovuto strappare la verità dalla bocca, con le minacce.

Mia cara..Tu aggredivi con tanta violenza una bimbetta di tre anni, da costringere Nin a strappartela e a prendere di rimando un sacco di botte lei stessa, perché non gliela ridavi.

Ti rendi conto? Un'estranea le prendeva da 'te', per proteggere 'tua' figlia.
DA TE, DA TE, Sua Madre!!!

Era costretta a scappare da me, con la bambina in braccio e tenerti lontano da lei, con una scusa.
Quando ho capito, siamo riuscite a controllarti, trasferendo da me Núha, con qualche trucco, quando davi segni di nervosismo.
E poi ti ho parlato, sgridato, minacciato, ricattato, ma non è servito a niente.

Stavolta non cercherò più di proteggere il tuo futuro. Penserò solo ai miei nipoti.

Per prima cosa i tuoi fratelli e papà saranno avvisati di quel che hai fatto oggi e anche prima.
Stenderò intorno ai tuoi figli una rete di protezione, contro di te.
Tutti i familiari devono sapere, devi essere controllata strettamente, i ragazzi vanno protetti.
E dovrai curarti, volente o nolente. Mi spiace, mi ci hai costretto. Dovevi darmi ascolto."

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now