59. Convocato

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59.

Dopo la segnalazione oraria di Claude, basata su ciò che aveva detto l'amica di Núha, la polizia approfondì subito.

Sentì una donna che aveva telefonato il 2 dicembre, dicendo che c'erano due persone che litigavano per strada, alle 13,30.

Dopo un paio di giorni convocò John.
Era terrorizzato.
Era maggiorenne. Quella bullata gli sarebbe costata cara.

Il poliziotto gli spiegò "Una donna sostiene di aver visto tempo fa, un uomo aggredire, due volte, una ragazza, molto probabilmente sua sorella, sulla strada che porta a casa sua.

Ha dato la descrizione di una persona, che vedeva spesso dal benzinaio. Il quale benzinaio, in base alla descrizione, ha indicato lei.

Quindi questo è solo un incontro informativo, non si preoccupi."

John ribattè "Impossibile, ero a casa, la sera che è stata aggredita mia sorella. L'assistente di mio padre glielo può dire."

John era stato furbo, fece finta di non sapere che tutto era avvenuto verso pranzo. Ma gli servì a poco.

"Sì lo sappiamo, ma l'aggressione non è stata in serata, ma prima. È avvenuta dopo l'arrivo del pullman, delle 13.
I medici confermano che questo è l'orario più compatibile, non la sera. Suo padre lo sa, non gliel'ha detto?"

"No, è partito in fretta. Comunque non ero io senz'altro, quello sconosciuto. A quell'ora ero da un amico, non sono andato a casa, a pranzo, ero in giro, mi sono fermato da Frank e siamo andati al Big John bar."
Scrisse il nome dell'amico.

"Può controllare. E poi, per andare a casa sua, non ho nemmeno imboccato la strada di casa. Frank abita prima, in un'altra zona, del tutto diversa."

"Bene, controlleremo. Ma stia a disposizione, perché la donna ha rivisto quello che pensa essere l'aggressore, ha preso la targa della macchina. Sta cercando il biglietto. Appena ci darà questa targa, potremmo riconvocarla."

"Chi è questa donna? La conosco?

"Ha detto che non vi conoscete, ma che la vede spesso al distributore"

"Mi sembra un po' poco per sostenere che sono io.
Solo tentativi di ipotesi, di lei e del benzinaio.
Degli enormi 'forse'. Non vedo una sola affermazione. Spero che valuterete con cautela queste testimonianze."

"Certamente, ci faremo sentire appena ci darà la targa. Che cosa le è successo al naso?"

"Una zampata dei miei cani, sempre troppo esuberanti, giocando."

"Sì, anche i miei sono così. Bene, grazie, arrivederci."

John era stato molto abile, se l'era cavata bene. Ma un piccolo particolare avrebbe potuto tradirlo.

La donna, aveva dato 'due' versioni dell'accaduto. Una ai poliziotti e una a Rodrik, il quale, mentre John veniva interrogato, stava parlandole.

"Ha visto una ragazza aggredita da un uomo alle 13,30? È sicura Katy?"

"Certo, caro Rodrik, l'ho già detto alla polizia. L'ho incrociata varie volte per strada. E la vedo che va avanti e indietro dalla scuola, due volte al giorno. È sempre carica di libri. È molto gentile e bella, mi aiuta a salire e scendere dal pullman a volte. Però non so chi sia. Ma l'ho descritta alla polizia.

Comunque, ho visto un giovanotto fermarsi in macchina, vicino a lei, dopo l'orario di arrivo del solito pullman delle 13, mentre tornava a casa, credo.
Saranno state le 13,20, o 13,30.

L'ha aggredita una prima volta.
Lei è caduta sul ghiaccio, battendo la testa. Poi si è rialzata, ha fatto per andarsene e lui l'ha seguita.
Dopo una discussione l'ha sbattuta contro un albero.
Lei ha picchiato la testa di nuovo, su un tronco, ma è riuscita a colpirlo con qualcosa. In faccia.

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