112. Incontro segreto

11 1 1
                                    

112.

In settimana, Rodrik l'aveva chiamata. Si era molto legato a lei, si vedevano ogni tanto. Lei era contentissima, vedeva regolarmente Shrill e Bangòr, e Rodrik era un grande amico, un ottimo consigliere. Il suo papà di secondo grado, come diceva lui ridendo.

Era una delle poche persone con cui riusciva un po' a parlare di sé. La conosceva meglio dei suoi familiari.

Aveva visto quasi ogni giorno della sua vita, tastandone luci e ombre. Aveva spesso dovuto sostituire Claude quando era assente, moderando le follie di Lirl. Sapeva riconoscere le sfumature del suo carattere.

Lui l'aveva chiamata.
"Sono nati i cuccioli di Bangòr vieni a vederli? Siamo al lago. Vogliamo conoscere il tuo trottolino."

Núha, felice accettò l'invito. Con Lànghrian, piccolo re di casa e Messalina, partì in visita da lui.

I cuccioli di Bangòr erano 4 puffetti di pelo, cicciotti e chiassosi, sempre a caccia di pappa.

Rodrik le aveva preparato un cesto di fiori bellissimi per festeggiarla e farle sentire l'affetto di tutta la famiglia, per il suo bambino.

Tè, cioccolatini e biscotti erano sul tavolo della veranda, in riva al lago, insieme a regali per Lànghrian.

Si sentiva una regina. La facevano sentire come una dea della fertilità.

Il nipote più piccolo di Rodrik si avvicinò, un tipaccio, una forza della natura. Aveva quasi 5 anni e da quando aveva cominciato a camminare e parlare precocemente, tempestava di domande complicate. Si era subito rivelato un essere impegnativo.

Dotato di un piglio da pirata, mordeva, graffiava, aggrediva subito i coetanei, cercava la supremazia. Núha non lo scoraggiò, ma era in apprensione e lo controllava.

L'energumeno osservò Lànghrian, non aveva mai visto un bimbo così piccolo.

La guardò con rispetto, cercando di capire se poteva toccarlo. "Va bene, toccalo pure, ma molto piano, o gli farai male. Solo piccole carezze..farai il bravo?"

Fece sì con la testa, troppo concentrato per rispondere. Lo sfiorò con un dito, fra timore e attrazione, era completamente stupefatto, conquistato.

"Questo l'hai fatto tu?"

"Sì"

"Come hai fatto?"

Lo sguardo era trascendente, si capiva che lo considerava un miracolo soprannaturale e ne era catalizzato"

"Un uomo a cui voglio bene, mi ha dato un bacio, è stata una grande emozione d'amore, che mi ha avvolto, mi ha reso molto felice, e questa felicità si è posata dentro di me. E un giorno questa gioia è diventata lui Lànghrian, un bambino. L'amore.

Lui è l'amore appena nato.

"Ma tu sei una dea, allora"

Núha si sentì un mito, magica, misteriosa, per lui. Era divertente.

"Anche la tua mamma e il tuo papà sono gli dei della vita.

Questi dei si innamorano, si baciano e così nascono i bambini come te, il più grande amore della terra.

Tu sei come Lànghrian, amore bambino, e un giorno sarai grande, anche tu diventerai un dio"..lui spalancò gli occhi, catturato, guardandola, muto...."e genererai la felicità e poi l'amore. Sarai il padre di un bambino"

"No, no, no, come si fa? Io non sono capace"

"Sarai capace, perché l'amore che i tuoi genitori ti danno, ti insegnerà come fare. Con un bacio.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now