47. Emergenza in spiaggia

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47.

Núha e Kaèl furono coinvolti da scherzi, giochi, tornando al pontile, nel gruppo selvaggio.

Poi andarono da Hanjé e Nin. Gelato, spremuta e una montagna di more e zucchero. Si sedettero tutti a chiacchierare.

Arrivò Claude, ogni giorno tornava alle 15, dall'ufficio, per avere notizie di Lirl e cenare la sera con loro. Poi ripartiva presto, al mattino.

Si sedette su una sdraio, in bermuda e camicia. Era stanco, voleva riposare un attimo, prima di mettersi in costume e fare il bagno.
Era pensieroso, gli occhi tristi, persi sulla gente che giocava a pallone in acqua.

Di colpo scattò in piedi e come un fulmine corse verso un gruppo di bagnanti. I ragazzi in spiaggia si allarmarono..stava annegando qualcuno?

Claude si scaraventò in acqua sempre correndo, si diresse dritto verso un gruppo di persone, che chiacchieravano, con l'acqua alle ginocchia. Le superò e poco più in là, c'erano alcuni bambini piccoli, fra schizzi d'acqua e grida, che giocavano a palla.

Quindi l'emergenza era là?
Tutti puntarono gli occhi sui bimbi, cercando nel mucchio qualcuno che annaspava. Ma lui li raggiunse e superandoli, li scompigliò.
Dalla spiaggia e in acqua, tutti gli occhi cercarono affannosamente attorno ai bimbi.
La tensione era molto alta in spiaggia.

Claude andò verso una donna, mischiata al gruppo di bambini, che camminava, a testa bassa, trascinando un materassino, su cui era un cappellino.

"Le è scivolato il bambino dal materassino, non se ne è accorta" rumoreggiarono in spiaggia"

Allora qualcuno gridò "Signora, signoraaaaa..!!..Le è scivolato il bambino in acqua!"
La donna non sentì.
"Signora, signora, il bambinoo..!!!" fece un altro.

"Hey...signora col materrassinooo..!" fece una voce altisonante, "dov'è il bambino?..Dov'è?"

La donna si scosse, si fermò e li guardò mentre gesticolavano verso di lei dalla spiaggia.

Ma Claude, ormai alle sue spalle, l'aveva raggiunta e
l'afferrò.
Sollevandola come una bambola cominciò a girare su se stesso, e girare, e girare, facendola roteare in un gran brillío di schizzi d'acqua.
Girava, girava, pareva non fermarsi più, finché entrambi caddero in acqua, ma lui la riprese sotto le ascelle, e la lanciò fra le onde, in un gran tuffo.
Lei tentò di sfuggirgli, ma lui la riprese ancora e la strinse a sè parlandole, cullandola.

Era stato un gran spettacolo, tutti sorridevano.
Scoppiò un forte applauso dalla spiaggia "Bravo.. Bravoooo!!"

"È tornata" disse fra sé Nin dalla riva, "finalmente Lirl, era ora."

Lirl riuscì a liberarsi dalle mani di Claude e si incamminó verso l'acqua bassa, seguita da lui.
Emerse pian piano come una dea, ondeggiando lentamente, bella come mai.

Núha la vide e rimase ferma in piedi, non si mosse, gelida, osservado sua madre.
Seria, chiamò "Shrill..Bangòr!..Ashdù" ordinò.

Kaél le chiese "Cosa vuol dire Ashdù".

"È un ordine, con cui le mie cagnolotte, senza darlo a vedere, esamineranno la persona che gli presento. Sono addestrate alla mia difesa.
L'ordine Ashdú significa che io temo che quella persona, potrebbe essere violenta. Loro ne impareranno l'odore, fingendosi innocue. Poi la terranno sempre d'occhio, per bloccarla, se diventa aggressiva.

Non pensare che io sia cattiva.
A tratti, mia madre diventa ancora oscura.

L'altra volta mi ha salvato Wib. Quando è morta ho preso loro due, da piccole, e le ho fatte addestrare alla difesa, di nascosto da mio padre.

Non giudicarmi male. Ho molta paura di lei, per questo ho voluto 'due' cani."
Non posso più fidarmi di lei.

"Hai ragione, ho visto cosa ti ha fatto. Speriamo sia guarita, ma è giusto, devi tutelarti."

Núha si diresse verso sua madre, i cani a fianco.
"Ciao" le disse, ma non sorrideva, forse ricominciava un incubo.

Lirl alzò lo sguardo, la salutò. Núha fu colpita dall'onda di dolore, che la propria assurda empatia, pescò nei suoi occhi. Per un attimo, fu tentata di amarla di nuovo, ma non doveva.

"Da dove vieni?" Chiese Hanjé abbracciando Lirl.
"Dalla nostra villa. Avevo voglia di fare una lunga nuotata in quest'acqua benefica."

Claude arrivò, sorridente, fradicio, la camicia strappata.

Disse allegro "Stasera tutti a ballare. C'è una festa in riva al lago e la rotonda sull'acqua, per ballare, in costume se si vuole. Si mangia, si balla, si fa il bagno con la luna.

Si rivolse ai giovani. "Venite anche voi ragazzi?"
La ciurma si mise a saltare urlante.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now