90. Manipolata

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90.

Dopo poco tempo, fatte indagini e verifiche, Núha scrisse a sua zia Hanjé.
Allegò una serie di documenti.

-- ..Cara zia, è tanto che non ci sentiamo, perché non ho voluto coinvolgerti nelle mie schifose storie.

Ma la mamma ha bisogno di te.
Ti mando una serie di documenti e una lettera per lei. Controlla il tutto e poi consegnaglielo.
Ho saputo cose che le faranno molto male, ma che la riguardano e non posso non avvisarla.
Lo faccio per lei, per la sua dignità.

Ma ha bisogno dell'assistenza tua e del dottore, per apprendere la verità. È una persona troppo delicata, ora.
Ecco la mia lettera, con quanto deve sapere.

--.. Mamma, ci siamo visti da poco, vi abbiamo invitato al nostro matrimonio e sai il disastro che è stato. Ci hai pesantemente insultato, dicendo che io faccio la puttana e Rúnhr è il mio mantenuto. Ma credo che non sia colpa tua. Sei stata ingannata.

Ti ricordi che ho sempre detto che le informazioni della Secret Detectives erano strane?
Ho indagato. Non erano strane. Erano false.

La Secret Detectives è papà, l'ha inventata lui, cercando di controllare la mia vita, anche attraverso te.
Presentandoti, già tanti anni fa, delle relazioni, stampate su una carta intestata, fasulla, che si è fatto fare da una tipografia (allego la dichiarazione e le copie fatture della stessa).

Devi sapere che io non ho mai fatto la puttana e, come ti ha detto Rúnhr, anche lui ha sempre lavorato.
Io faccio la giornalista, a partire da un mese dopo che me ne sono andata da casa.

Papà lo sa, da molto tempo. Ma mi ha sempre fatto una guerra vigliacca.

Prima mi ha fatto perdere un primo lavoro. Poi, con un'abile rete di calunnie, lo ha fatto perdere anche a Rúnhr.
Ma ci siamo dati da fare in un attimo, lavorando altrove subito.

Rúnhr si è ricreato un buon lavoro. Io sono entrata, immediatamente, nella redazione di Mlek, come giornalista.

Non mi sono mai sognata di fare la puttana.

Ti ho visto molto agguerrita contro di noi, quando vi abbiamo invitato al matrimonio.
Il tuo comportamento mi ha messo in sospetto.

Il nostro rapporto non è magnifico, ma non credo che mi avresti accusato, ancora oggi, di una tale schifezza, se tu non fossi stata 'matematicamente' sicura che fosse vero.
Lo stesso per le informazioni lavorative su Rúnhr.

Ho saputo, solo recentemente, che papà è, da moltissimo, a conoscenza che io e Rúnhr lavoravamo onestamente, da sempre, e bene.

Me lo ha detto proprio chi lo ha informato. Puoi chiedergli, lo conosci anche tu.
Lo frequentavate di rado, ma vi conoscete bene. Quindi allegato ti mando il suo telefono, cosí puoi parlargli.
È un vecchio amico di mio padre, ma per disgrazia sua, anche di Rúnhr.
È Bobby Kinsï., ti racconterà lui le circostanze della mia scoperta.

Ma torniamo al giorno dell'invito a nozze.

Papà, pur sapendo la verità, non ti ha fermato, quando ci hai insultato pesantemente, rifiutando di venire al matrimonio.
Anche lui, insieme a te, ha cantato molto soddisfatto la canzone puttana e mantenuto, quel giorno, aggiungendoci del proprio, con foga.

Ma ha mandato in prima linea te, e poi si è unito alla calunnia.
È evidente, che per soddisfare il suo rancore, contro me, ti ha ingannato, plagiato, strumentalizzato.
Questo non è giusto per me, ma soprattutto, per te.

Perché usarti così, allontanandoci ancor di più?

Inondandoti del dispiacere e la vergogna di saperti madre di una puttana?

Ma soprattutto mancandoti di rispetto.
Ti ha usato, a lungo, come un pupazzo, facendoti fare tutto il lavoro sporco, per il comodo suo.

Io non ti adoro, ma questo non lo sopporto.
Non te lo meriti, assolutamente.
Ho esitato a informarti, ero incerta se avvertirti, ma non può trattarti così.

Nell'avvisarti della realtà, mi consola il pensiero che, dopo tanto tempo, sapere che tua figlia non fa la puttana, ma è una notorietà, ti solleverà l'animo e un po' anche l'orgoglio.

Ora sai tutto, regolati come
vuoi.
Riguardati, perdonami per l'impatto doloroso di questa rivelazione.
Mi dispiace. Riprenditi e cerca di essere serena.

Núha.

Hanjé rispose immediatamente.

--...Piccola mia, è stato un colpo per me sapere. Ma Lirl deve vedere in faccia ciò che suo marito le sta facendo. Una vergogna. Non ha avuto rispetto per la sofferenza di lei, convincendola che eri una poco di buono.

Ho già interpellato il dottore. Porterò Lirl da lui, con una scusa e leggerà in sua presenza. Così ha consigliato lui, anche se dice che ormai Lirl è molto meglio di prima.
Mi ha spiegato, in più, che dà segni di forte sfiducia e distacco da tuo padre. Che comincia a voler camminare con le sue gambe. Speriamo quindi che sia meno scioccata.

Hai affrontato un sacco di brutte cose da sola e questa è forse peggio delle altre, ma è meglio non sperare più, che tuo padre cambi.

La verità è un percorso spinoso, ma saldo.

So comunque che le cose stanno davvero come hai scoperto. Mammamia, anche questo!

Prima di parlarne a Lirl, mi sono informata, in modo da risparmiarle l'agonia delle verifiche. Ho telefonato anche a Bobby. Mi ha raccontato tutto. E nei particolari, la figura vergognosa fatta da Claude.

Le consegnerò tutto, più l'ultima copia di Mlek.
Avrei voluto starti vicino, ma capisco il tuo punto di vista. Conta sempre su di me.

Un abbraccio, forte, forte.
Zia H. --

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