115. Trasloco

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115.

"Siamo usciti a pranzo, io e lui e abbiamo parlato "disse Rúnhr, sulla collina, al ristorante, davanti al panorama del lago.

"Abbiamo parlato di te e ho scoperto il tuoi segreti. Hai una montagna di segreti.
James mi ha spiegato. Adesso so cosa è il niente che ti capita ogni tanto. È uno shock post traumatico. Perché non me ne hai parlato?"

Núha divenne un po' fredda, dura "Sono problemi che devo risolvere da sola. E che devono smettere"

"Non è molto facile. Cercherò di evitarteli, starò più attento"

"Non sono una bamboletta di cristallo, sii te stesso e non pensarci. Cambierò."

Il giorno dopo, chiacchierando, finirono di caricare le ultime cose, era il giorno del trasloco.

Era elettrizzata.

Prese Lànghrian, lo sollevò in alto, facendolo girare delicatamente "Corre, corre la capretta, tutta nuova la casetta. Fan la coda l'uccellino, l'oca, il rospo, il puledrino..col mio Làng fanno un giochetto, poi la mamma fa un dolcetto, corron tutti su in cucina, per la pappa di mammina"

"Dai, andate a bordo, si parte!" Rúnhr era allegro, un bacio a tutt'e due, li caricò in macchina e sfrecciò verso il futuro.

Dopo la gran confusione, polvere e fatica, diventarono i nuovi inquilini della loro reggia.

Tutto era a posto. Fecero un giro nella nuova casa, tutta ben in ordine, pulita, con tanti vasi di fiori colti nel prato.

"Domani ci rilassiamo e riposiamo" disse Rúnhr. Andiamo da un amico, ci ha invitati, con Messalina."

Fu piacevole, la moglie di lui era giovane e simpatica, con un bimbo piccolo, come Lànghrian.

Dopo il caffè, Varl, il marito di Döna, disse "Noi andiamo a fare un giretto. Porto Rhúnr a vedere la fattoria di mio zio, un'ora e siamo di ritorno."

Le due mammine li salutarono. Poi Núha portò Messalina a fare i bisognini e un giretto.

Era una zona bellissima, in piena campagna, boschetti e prati a perdita d'occhio. Messalina prese a correre come una pazza, tutto quel nuovo mondo era suo, niente macchine, niente cani, la gioia di lasciarsi correre, annusare, curiosare, far volare gli uccellini.

A Núha sembrava di sentire il cuore della sua pupetta trillare fra l'erba alta dell'estate, mentre spariva in ricognizione e attraversava dei piccoli canali d'irrigazione, correndo, mangiando l'acqua con la bocca spalancata, saltando e rotolandosi per asciugarsi.

"Rotolandosi?!!!..."Accidenti, cosa stai facendo, delinquente? Nooo...."

Come da sua spassosa abitudine, Messalina aveva trovato qualche carogna, o porcheria, in cui strofinarsi tutta. Núha corse veloce e la tolse di là.
Il puzzo era talmente forte e vomitevole, da sembrare che ti narcotizzasse. Era un odore mai sentito, la furfante era contentissima, aveva trovato una nuova profumeria.

"Sei una traditrice disgustosa, brutta, brutta brutta!!"
Messalina trotterellava di fianco a lei, si girò a guardarla, abbassò le orecchie, per due secondi, poi con sfacciataggine prese un'andatura da principessa in parata.

"Pezzo di m...a, di nome e di fatto. E adesso come faccio? Me la paghi, sai?"

Non era possibile rientrare in casa, voleva trovare una fontana o un lavatoio, ma Döna non volle e la mise nella vasca da bagno. Le fecero 'tre' bagni. Il fetore si attenuò, ma non scomparve. La asciugarono, la disinfettarono, la profumarono, con un risultato relativo. La bestia sembrava un carro di letame viaggiante.

Improvvisamente, dalle finestre aperte, sentì Rúnhr chiamarla a perdifiato. Corsero alla finestra "Núha, vieni giù, ti ho portato un regalo stupendo!"

Scesero di corsa. Rúnhr, orgoglioso, le piazzò in braccio una.."maialina"

"Che bella, torniamo domani a prenderla col van?" disse lei.
"No, no, è piccolina, la portiamo a casa in macchina"

"Ma sei matto? È piccola di età, ma è poco più della metà di Messalina"

"Beh, la mettiamo in una scatola sul sedile dietro. È molto tranquilla, brava, domestica"
"Sì, ma magari fa la pipí"

"Ma no, è stata in giro fino ad ora e poi le metto cartone, carta e fieno, truciolo nella scatola. Dai, piantagrane, fai la brava, partiamo subito. Si addormenterà in macchina, è solo un'oretta, ha corso fino ad ora, dormirà anche di più."

"È una pessima idea."

Non ci fu verso, voleva portarsi subito a casa...la 'sua' maialina. Che aveva già battezzato Dolly.

Dai primi minuti, la situazione sembrò drammatica, forse non sarebbero sopravvissuti a quell'accordo perfetto di puzza.
"Ma si può sapere con cosa si è profumata la tua Messalina? Puzza come una letamaia" disse Rúnhr.

"Ah! Puzzerà di buono la tua Dolly, con la sua colonia di 'Essenza di Scrofa.'' Sembra di avere una porcilaia sul sedile posteriore."

Non si sa cosa fu, forse un'ispirazione, una grazia divina scesa su di loro in quel momento magico, un miracolo inaspettato....un'espansione sublime...

...E cacca fu....

Come una magia, all'unisono, Lànghrian e porchetta Dolly, dispensarono il loro ben di dio, rispettivamente nel pannolino e nella scatola di cartone.

Rúnhr frenò di colpo e corse fuori.."Aiutooo!..ma che cavolo succede? Cos'è stato?"

Messalina si gettò fuori anche lei, scavalcando a mille all'ora il sedile di Rúnhr.

Che sentì l'impulso, di inginocchiarsi a terra e ringraziare l'onnipotente, per scampato pericolo. Invece vomitò.

"Ma porcaccia! Messalina, santo cielo! Che razza di sfiga ho oggi?

Núha rideva, piegata in due. "Castigo divino, te l'avevo detto"

"Arrivati a casa, Rúnhr voleva mettere Dolly a dormire in bagno. Núha si arrabbiò come una furia.
"Ah no! Andate pure a dormire sotto le stelle, abbracciati"

"Mmm, va bene, la porto in uno dei magazzini e le creo attorno un recintino"
"Fai quel che vuoi, ma fuori di qui"

Il giorno dopo Rùnhrvle fece costruire una bella casetta in legno, con verandina e praticello recintato. Un bel letto di paglia nella casetta. Lettuccio di paglia anche sotto la veranda.

Cresceva a vista d'occhio, era selezionatissima e divenne in poco tempo grossa e lunga come una cassapanca. Veniva allevata con dolcezza, anche dagli uomini, era molto affettuosa, obbediente, brava.
Se ne stava nel suo bel praticello, prendeva il sole, mangiava, scavava. Sarebbe stata una brava mamma. Per lei avevano preparato anche una nursery, per quando l'avrebbero fatta coprire. Rúnhr era contento, la sua reginetta avrebbe fatto tanti principini.

Dopo pochi giorni Rúnh programmò un bel giro di quei luoghi. Núha era contentissima era l'ambiente perfetto per vivere la natura, gli animali. Boschi, laghi, montagne, aria pura. Il piccolo Làngrian sarebbe cresciuto in quei luoghi magici e il suo papà ne avrebbe fatto un vero cavaliere, il cavaliere del paradiso.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now