114. Bel tipo

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114.

Alle 9,30 Rúnhr era già al lago, appuntamento con Nin.
Lei era contentissima di vederlo, ne era affascinata..il mio dio del nord, lo chiamava scherzosamente.

Lo mise davanti a un bel caffè con biscotti.
"Dimmi tutto, di cosa hai bisogno?"

"Cosa sono 'veramente' le crisi di Núha? Una malattia?"

"Non lo so esattamente. Nessuno lo sa. Accadono quando muore il suo cane, bisogna essere rapidi a prendergliene un altro."

Si sentì vociare e ridere in anticamera, Hanjé era arrivata, in compagnia di Rodrik e uno sconosciuto.
"Nin? Dove sei? Vieni, guarda chi ti ho trovato stamattina, facendo colazione al bar!"

Entrò in salotto con Rodrik e un altro uomo. Rúnhr era di spalle aveva in bocca un pasticcino e in mano la tazza del caffè.

"Ah, eccoti qui! Questo è James, l'ex marito di Núha, non ci eravamo mai incontrati e pensa, vedo Rodrik in un caffè, con questo bel tipo e.." rimase zitta, senza fiato, sorpresa e un po' preoccupata.

Vide Rúnhr alzarsi e girarsi.
Fu molto pronto di spirito, avanzò "Salve Rodrik.. "gli strinse la mano, poi la strinse a James..
"Molto lieto di conoscerti James, credo che possiamo darci del tu, io sono Rúnhr, il marito di Núha."

Fece un sorriso e gli diede una gentile pacca sulla spalla "Sembra un complotto di due belle signore, invece è proprio una coincidenza, ottima per conoscerci!"

James sorrise "Ma caspita, che sorpresa! Sono innamorato del tuo Lànghrian, ecco da dove arrivano gli occhi azzurrissimi e ti somiglia molto. Complimenti, avete veramente un bel bambino!"

Rodrik, che era rimasto senza fiato, nel riconoscere la silouette di Rúnhr, di spalle, si rilassò. La piccola compagnia chiacchierò un poco.

Poi Nin disse "Rúnhr vorrebbe chiarimenti sulla crisi di Núha, quando le muore il cane. Io gli ho spiegato un poco, quel che so, non credo che tu, Hanjé, sappia altro"

"No, io no. Mi hai spiegato tu cosa è."

James si preoccupò, ma non lo diede a vedere "È stata male?"

"Sì e sono preoccupato, non capisco che malattia ha e lei non me lo vuol dire"

"Ok, lasciamo la compagnia. Ti spiego io tutto, andiamo sul lungolago e se vuoi possiamo pranzare insieme"

"Volentieri, ci capirò qualcosa."

Andarono sul lungolago. James disse "Innanzitutto sappi che non è una malattia, ma un malore conseguente a ciò che ha vissuto.
È uno shock postraumatico. In lei è una crisi di perdita e anche altro. Ti racconto quel che so di tua moglie, così potrai capire."

Quando James ebbe finito, Rúnhr teneva le labbra strette di rabbia e pena. Non lo avrebbe mai pensato che era vissuta così.

"Sei impressionato, vedo"
"Sì, quindi, io, o Lànghrian, o Messalina, siamo la cura"

"Sì, ma anche il problema. Capito? Se un dolore, per lei forte, si genera da voi, che siete coloro che ama di più..cioè il fondamento della sua vita..arriva la crisi.

Nel suo passato c'è un baratro affettivo, con eventi molto violenti, che rimbalza fuori, che si manifesta in un modo assurdo, macroscopico. Lei ce la mette tutta per contenere la crisi, ma può fare ben poco"

"Sì" disse Rúnhr pensieroso "Ci devo andare piano, se mi innervosisco. E quindi le due crisi iniziali che ho visto, sono colpa mia.

Ieri ha fatto delle cose strane però. Ne è uscita da sola, con un po' di aiuto da Messalina e Lànghrian. Adesso capisco la logica di quel che ha fatto"

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