122. Cantano?

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122.

Tutti se ne andarono alle 17.
Alle 18 arrivò Brian.
Mentre Núha e Lànghrian finivano di cambiarsi, lui volle vedere i cavalli di Rúnhr, da buon inglese, se ne intendeva molto.

Era simpatico, cordiale, elegante.

Núha, mentre li raggiungeva, sentì il tocco degli occhi grigi indagarle l’anima e un sorriso radioso gli sfuggì subito.

Prima salutò Lànghrian, a cui piacque molto. Con tenerezza gli fece un sacco di domande, senza fretta.

Poi se ne andarono tutti, per cenare.
C'era abbondante compagnia, Lànghrian fece subito banda con i bambini dei diplomatici, sempre disinvolto, come suo padre.

Ma mirava soprattutto al gruppo dei figli grandi, quasi giovani uomini.
I giovanotti, stavano chiacchierando, in cerchio, con un aperitivo in mano.
Lui, un 'tappetto', confronto a loro, si infilò deciso in mezzo al cerchio, con un piglio serio, da pari.

Con il naso all'insù, fra i giganti, disse "Ciao, io sono Lànghrian."
Tutti risero, gentili, gli fecero qualche domanda.
Il piú sensibile, volle dare valore al suo spirito intraprendente, dandogli un segno di riconoscimento del gruppo.
"Lànghrian, bevi anche tu un aperitivo con noi?"
Lui luminoso, disse "Certo, con piacere, ragazzi"
"Un altro aperitivo per tutti" disse il giovanotto al barman. Poi si scostò appena, fece sottovoce "Aranciata e un goccio di analcolico, per il piccolo ariete. In un bicchiere come i nostri, mi raccomando."

Si misero a chiacchierare. Lànghrian ascoltò serio. Da bravi inglesi, parlarono anche di cavalli. Lui intervenne un poco, con poche osservazioni, molto tecniche"

"Hey, ma come fai a sapere queste cose, alla tua età, Lànghrian?"
Lui conosceva benissimo fama e valore di suo padre.
Disse con molta serietà, pregustando l'effetto "Sono un Kyn, mio padre è Rúnhr Kyn, eccolo là"

"Caspita! Ce lo presenti?"
"Ok, andiamo."
Serio, con un fare da adulto li accompagnò dal gruppo dei suoi, che stavano anche loro davanti a un aperitivo.

Toccò la mano di suo padre "Permettete? I miei amici vorrebbero conoscervi.
Questo è l'Ambasciatore Lord Brian Merimor, Lady Lirl Merimor la mia nonna, mio padre Rúnhr Kin, mamma Núha Kyn.

I miei amici sono tutti appassionati di cavalli, volevano conoscere papà"
"Bene", dissero Lord Brian e Rúnhr "piacere di conoscervi, ragazzi"

"Io vado a giocare adesso, tutto a posto?"
"Sì grazie" disse Brian faticando a non ridere. Quei ragazzi li conosceva da quando erano nati.

"Bel tipo suo figlio Lànghrian" disse uno dei giovanotti, "ci è mancato poco che ci mettesse tutti in riga, a proposito di salto ostacoli. Ma andava già a cavallo nella culla?"

"È nato così, intuisce tutto nel cavallo. Forse è colpa di mia moglie, che lo ha tirato su in mezzo a un sacco di animali. Comunque sì, è un tipetto"
"Le spiace se le chiediamo di spiegarci alcune cose tecniche?"
"No, andiamo tutti a prendere un po' d'aria, intanto che attendiamo, c'è tempo e calma, per ascoltarvi."

Ora di cena, tutti a tavola.
Finito di mangiare, Brian disse a Núha e Rúnhr “Ho voluto vedervi, per conoscervi, finalmente, ma anche perché voglio che siate tutti informati di qualcosa di spiacevole, a cui dovete stare attenti, tutt’e tre. Quindi anche tu, Lirl. Quel che ho saputo è recentissimo e grave. 

Ho scoperto, per caso delle cose che riguardano Claude, John e Tom.
L’occasione è stata la richiesta di Lirl, di consigliarla riguardo a un investimento, che Claude le ha proposto. 

Le è sembrato molto strano e lo era. Per la precisione era un raggiro ben studiato. Io e Lirl eravamo stupiti. Lui è ricco e non ha mai fatto cose simili. Quindi ho indagato.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now