72. Una gran strapazzata

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72.

Hanjé, dopo aver saputo cosa aveva fatto Claude a Núha, non l'aveva più vista, perché era partita, al mare con i nipotini.

Dopo poco aveva ricevuto un breve messaggio da lei.

--...Ciao zia. Mi sono appena sposata. Lui si chiama James. Ti spiegherò più avanti.
Ti avevo telefonato, ma non ho trovato nessuno.

I miei non sanno ancora niente. Glielo scriverò. Quando sarò ormai lontana. Temo qualche brutta reazione.

Dopo il viaggio di nozze, non torno a casa, ma parto direttamente per ultimare i miei studi e diventare autonoma.

Ora goditi i nipotini. Piú avanti ci sentiremo e ti racconterò con calma... --

Hanjé era contenta "Meno male, sia benedetta, lontana da Claude e Lirl."

Pensò a sua sorella, che tanto amava, che avrebbe voluto salvare. Un miraggio.
Lirl era stata plasmata nella solitudine, fra le cattiverie vissute in collegio, dalla mancanza d'affetto.

Laggiù, nel suo cuore, qualcosa era stato raspato via.

Non era la brava madre che pensava di essere.

Aveva allevato i propri figli per essere perfetti. Per essere invidiata.

Per specchiarsi nell'ammirazione degli altri, sentirsi importante, surrogato dell'essere amata.
Nello sforzo di dimenticare il passato.
Cullava se stessa, mentre i figli, pian piano, si essicavano, privi della linfa di lei.

Belli, lindi, educati.
Perfettamente perfetti,
belle statuine.

Nessuno aveva figli così perfetti.

Solo così li amava.
Il resto non lo vedeva.
Non lo voleva.

Non poteva volerlo.
Non provava amore viscerale.
e non ne aveva avuto un esempio.

Suonò il telefono.
"Ciao Hanjé tutto bene? I nipotini?" Era Claude.
"Bene. Nuotano, a modo loro. Si divertono"

"Hai visto Núha?".

"Sí, tempo fa, prima di partire e non stava affatto bene.
Poi dopo qualche giorno, il dottore mi ha chiamato al mare. Tua figlia ha avuto un bruttissimo shock post traumatico, che poi si è ripetuto.
È stata sotto controllo diversi giorni. Voi non eravate raggiungibili e io non potevo tornare. L'hanno assistita gli amici.

"Uno shock post traumatico? Che strano, non capisco perché"

"Ah no? E le botte di Lirl, la fucilata di Tom? L'aggressione di John? La fuga da casa, per diplomarsi? Ti dicono niente?
A proposito, come mai si è rifugiata da un'amica?
Chi è stato questa volta a picchiarla?"

"Non fantasticare, è andata dall'amica, per prepararsi insieme, più bene"

"Ma va? Comunque, ne ha passate di porcherie. Secondo te è un pezzo di baccalà, che non reagisce a niente?
"Ma lei è forte, non ha mai avuto reazioni particolari"

"Sí, appunto, peggio.
Le ha controllate, ingabbiate dentro, a premere sul suo equilibrio.
Purtroppo, qualcosa d'altro è successo ed è scoppiata una bomba, in lei"

"Accidenti, che barba!! Ma è proprio una calamita di guai! Cosa diavolo le è successo ancora?"

"Lo sai bastardo, mi fai schifo"

"Io? Ma che diavolo ti salta in mente? Che cosa si è inventata quella pazza di mia figlia?"

"Oh, lei non ha detto niente, ma il dottore mi ha riferito che, durante la crisi, al lago, vaneggiava e si è capito chiaramente che l'hai picchiata.
E non dirmi che non è vero, quando si è ripresa, lui ha cercato di sapere, ma lei rientrava in crisi, al tuo nome.

Dunque, lui ha detto che non ci sono dubbi, l'hai picchiata e minacciata. Per questo è scappata dalla sua amica, non per prepararsi insieme. Ma per colpa tua.

Farai i conti con me, vigliacco!

Picchiare una figlia che ne ha passate di tutti i colori. E pensare che dovevi proteggerla dagli altri tre squilibrati che hai in casa.

Vergognati! Adesso è veramente sola, in una gabbia di matti.
Quattro nevrastenici violenti, che però sanno benissimo quello che fanno. Tutti contro uno. Ma bravi!

Ma ti rendi conto, a che bassezza siete arrivati? Vi siete palleggiati, uno dopo l'altro una ragazzina, la metà di voi, per sfogare la vostra imbecillità.
E tu sei il peggiore. Il capo dei delinquenti.

Tra pochi giorni sarete di ritorno. Dopo non molto arriverò anche io e non vi rispamierò le maledizioni, bastardi."

Claude non sapeva come ribattere. Hanjé tolse la comunicazione.

Lei non voleva dirgli che Núha si era sposata.
Ma avrebbe pagato, per essere là, a vedere che faccia faceva, nel saperlo.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now