45. Stizza

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45.

L'indomani Hanjé andò da Claude, senza essere invitata. E senza complimenti gli disse il peggio che si era mai sentito dire.

Lui ascoltò senza obiettare e cercò di spiegare quanto il suo amore per Lirl fosse totalizzante e che aveva agito per troppo amore.
E che, la paura di non riuscire ad armonizzarsi con John, e di conseguenza perdere Lirl, lo aveva reso disperato e forse ingiusto. D'altronde, il bambino lo detestava.

"All'inizio anche John era confuso e impaurito, ma ci voleva solo un poco di pazienza e di tempo" disse Hanjé,
"e difatti John si è legato più a lei che a Lirl.
Ma neanche allora lei ha smesso di manipolare Lirl, denigrando il bambino.

Quel che ha fatto a John è vigliacco, meschino.
Lui era in cerca della sua approvazione e lei lo schiacciava come un verme, ingiustamente. E non si è fermato ancora!

Un adulto, per anni, a caccia di un bambino disarmato. Non voglio offenderla, ma questo suo comportamento è stato miserabile."

Lui trasalì. La sua coscienza, pur ben pasturata e silente, ebbe uno scossone.

"Forse quel che provo non può essere compreso, né veramente controllato.
Il nostro amore ha una profondità molto rara, che mi pervade.
È ineluttabile, è tutta la mia vita" disse, sulla difensiva, con una leggera stizza e un tono di superiorità.

"Ah, questa è bella! Ora capisco dove ha imparato Tom a darsi sempre ragione. È la sua copia"

"Lei non può capire. Io non posso vivere senza Lirl. Siamo un'energia unica. Sole puro"

"E come sole puro vi specchiate a vicenda, abbagliati a vicenda, bruciando tutto il resto.

E non vedete i vostri figli che soffrono, non ve ne importa niente!
I figli sono accessori, che devono solo illuminare la vostra scia.

È molto comodo coprirsi con la scusa di essere degli eletti dall'amore. Per poter triturare sotto i piedi la minima ombra di ostacolo.
Lo stesso alibi di chi, accecato dall'amore, uccide l'amata, che si innamora di un altro.

Egoismo, si chiama egoismo, smisurato, cinico. Non dovevate fare figli. Siete incapaci di amare altri che voi stessi.

Siete sterili vampate di vuoto.

Siete due irresponsabili!"

"Va bene, capisco la sua stizza, ma non esageri, Hanjé. Ho fatto delle cose esecrabili, ma non ho capito fino a che punto facevo del male.
Ora sì, e rimedierò.
Mi dia almeno un po' di comprensione.
Non è stato semplice, ero oppresso da sensi di colpa, dal terrore di perdere Lirl, confuso da tutto e da tutti"

"Lo so, il vostro legame è forte, forse troppo. Dovete cambiare, aprire gli occhi verso i vostri figli.

Tutt'e tre i ragazzi sono segnati, sarebbe meglio dire, massacrati, dal vostro amore, che non li scalda minimamente. Sono sempre soli nella tempesta dei vostri due caratteri, a godersi la scelleratezza del vostro amore.

Comunque io non posso più aiutarvi da vicino, sanando i vostri pasticci.

I miei figli hanno bisogno di molta attenzione in questo momento. E io di serenità per seguirli. Farò quel che posso solo un'ultima volta, fino al rientro in città.

Non contate più su di me e su Nin.
Ve l'ho prestata per crescere i ragazzi, ma ora deve crescere i miei nipotini. Provveda a sostituirla."

Per Claude fu un colpo al cuore. Era avvilito.
Senza quelle due donne, che tutto avevano visto e medicato, come avrebbero fatto? Si sentì disorientato.

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now