111. Presentazione

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111.

Piccolino mangiava e cresceva, era un cucciolotto biondo e dolcissimo, Núha lo aveva appena fatto addormentare e lo osservava felice.
"Sei una carezza della vita, piccolino mio, la mia vera goccia sacra che cancella ogni dolore..Aiutami tu, cosa devo fare?"

Era un poco in agitazione, molto combattuta. Fra compassione e insofferenza per suo padre, doveva prendere una decisione.

Claude era molto depresso, sua cugina Yllen, figlia di zia Hanjé, e sua madre Lirl l'avevano tenuta al corrente di come stava andando, dopo essere uscito dall'ospedale.

"Stava troppo male" le disse Hanjé, "avevamo paura che si ammazzasse davvero, quindi abbiamo fatto un piccolo complotto.

Siccome lui continuava a chiedere di vedere Lirl, abbiamo pensato che forse poteva riprendersi un po', se si reincontravano, sotto controllo.

Gli ho parlato, gli ho detto che lei era disponibile a vederlo ogni tanto, ma solo a casa mia, mai da sola, anche perché Brian non l'avrebbe lasciata venire"

"Capisco zia, ma può essere veramente pericoloso"

"Sono d'accordo e Brian ha dato un suggerimento e posto una condizione"

"Mm..sentiamo"

"Potrà vederla solo qui da noi, non potrà uscire con lei, né stare solo con lei. Ma a Brian non basta.

La manderà con due guardie del corpo, che presenteremo come nipoti di lui e che non la lasceranno di un passo. Inoltre farò sempre in modo che gli incontri siano a pranzo, quindi ci saranno anche il mio compagno e mio figlio. Cosa ne pensi?"

"Potrebbe andare, quattro contro uno"

"Difatti. Però vorremmo anche farti una proposta.
Sembra pentito, tua madre dice che forse gli farebbe bene vedere Lànghrian riconciliarsi un poco con te. Lui chiede del piccolino a Lirl, ogni volta. Te la senti?"

"Decisamente no. Mi farà star male e non se lo voglio venire"

"È vero, ma ha tentato di suicidarsi, è tramortito dall'isolamento in cui è, a casa.

I tuoi fratelli si comportano come se non esistesse. Sicuramente sta soffrendo molto, si può cercare di dargli un po' di sollievo, abbiamo molta paura per lui. Pensaci"

"Sì, ti farò sapere, devo parlarne a mio marito."

Andò da lui.
"Rúnhr, consigliami. Dobbiamo fargli vedere il piccolino? Se lo merita?"

"No, Núha, non se lo merita. Ma in coscienza, se chiede del bambino..

Considera che è molto a rischio in questo momento. Aiutiamolo a sollevarsi un po'. A riprendersi. Se te la senti, vacci, almeno una volta. Poi si vedrà."

Il giorno stabilito, Núha arrivò a casa di Hanjé di malumore, con in braccio il suo piccolino, sveglio e sorridente. L'emicrania la stava attaccando, provocata dalla tensione nervosa.

Le corse incontro Lirl "Grazie, sei venuta. Ti rubo un attimo il tuo piccinino e lo porto subito da Claude, tu intanto rinfrescati, prendi un caffè con Nin e mangia una fetta di torta."

Corse via con Lànghrian.

Núha, avviatasi verso la casa stancamente, ogni passo una fitta alla testa, dopo poco, vide Claude uscire in fretta dalla porta a vetri del patio, correre alla sua macchina e andarsene via.

Le corse incontro Nin.

"Che succede?" chiese Núha, "qualche emergenza in fabbrica?"

"No piccola" disse Nin abbracciandola.

Helòr - l'Oro di Hellok Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora