100. Carro e buoi

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100.

Núha corse via veloce, in cerca di Rúnhr.

Vide la sua sagoma. Corse da lui, gli si appese al collo, lo baciò appassionatamente, così, semplicemente, senza badare alla gente intorno.

Lui sorrise "Diamo scandalo. Ma mi piace." disse sottovoce.

L'abbracciò forte e la sollevò un po' da terra, lei si reggeva, vagamente, sulla punta dei piedi. A lui piaceva molto. Le diceva che la tenevava sospesa nel suo paradiso. E la baciava.

"Facciamo la passeggiata che volevi, adesso?" chiese lui.
"Sì, ti presenterò al mio lago, andiamo."
Camminarono a lungo, chiacchierando e scherzando.

"Vieni, guarda che meraviglia."
Gli indicò una grande chiazza di luce più chiara, in acqua.

"È un grande pavimento di roccia, una vasca naturale, sott'acqua.
Da bambini era la nostra prova di coraggio. L'iniziazione al lago.

I più grandicelli ci portavano qui, di sera. Scappavamo dalla finestra di casa e arrivavamo, nel buio.
Loro ci chiedevano una prova di coraggio, terrorizzandoci ben bene, prima.
Dicendoci che lì dentro c'era la porta per il mondo sommerso.

Bisognava raggiungerla, andando al centro della vasca. Poi nuotare per tre cerchi, là in mezzo, sopra la porta.
Se non resistevi alla fifa, saresti scivolato nel profondo, diventando un pesce, e avresti dovuto lottare per non essere mangiato dai pesci più grandi, per una notte.
Se ti mangiavano eri morto, Kaput!

Tutti avevano una fifa terribile, ma nessuno resisteva alla voglia di passare la soglia dell'infanzia e sentirsi uno grande, certificato.

"E tu cosa hai fatto, ci sei andata?"

"Sì, ci sono andata. Ma non ho fatto i tre cerchi.
Però ero un tipetto. Un bandito, un pirata.
Ho cominciato a saltare nella parte dove si toccava, nella vasca.

Poi mi sono messa a lanciare sassi, urlando "Scemi.. scemi!.. Acchiappatemi..scemi..scemi!..Wachike non è così scemo, non lo imbroglierete con questa prova da coyote.

Venite qui, sfidatemi. Io sono la figlia di Wachike.
Solo chi raggiunge la figlia di Wachike è coraggioso. Altro che tre cerchi!

Nuotate più forte di me, se ci riuscite, nell'acqua scura e blu, verso il largo, non in una vasca da bagno.

Scemi, scemi, coraggio, venite, che vi faccio un c..o così."

"Ah..Ah..E chi ti ha raggiunto?" chiese Rúnhr.

"Nessuno, figurati. Non ci hanno nemmeno provato. L'acqua scura è terrificante, di notte, se non ci sei abituato.

Così li ho tiranneggiati per un po', e non ho più subito bullaggini.
Ero un gran maschiaccio, però.
Sono praticamente nata in acqua, in questo lago e ho sempre avuto il vizio di scappare di notte e fare il bagno nel lago buio."

"Sei pericolosa in acqua, allora"
"Ma no.."
Lui si spogliò, entrò in acqua "Vieni"
"Ho già fatto un bagno"
"Questo lo dici tu, o hai paura dell'acqua scura, di notte?"

"Ma no, dai.." gli disse, lanciandogli uno spruzzo d'acqua.

Era immersa quasi alle ginocchia, tenendo alti i bordi del vestito"
"Ah, ok, allora.."
Fu fulmineo, scattò fuori dall'acqua, la afferrò, la trascinò con sé con un tuffo. In un decimo di secondo la denudò e la trascinò, dove non toccava.

"Adesso scappa, se riesci, io sono più veloce di te."
Lei gli si appese al collo. Provocante "E chi ci crede?" Poi guizzò via.
Lui la riprese in un baleno.

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