99. Volpe

6 1 0
                                    

99.

Kaèl ritornò per un breve periodo a casa, nel Mayul.

Non era più riuscito ad avere notizie di Núha. Molti amici, come lui, si erano persi per il mondo, suo padre non aveva più contatti di lavoro con Claude.

La sua vita scorreva tranquilla, aveva due bambini, ma era sempre più inquieto. Il rapporto con sua moglie si era incrinato. Ormai pensava di divorziare.

Voleva incontrare Núha. L'unica cosa che aveva saputo, da chi conosceva James, era che avevano divorziato e lui si era risposato. Era l'opportunità giusta per riprendersela.

Per caso, vide John in un bar.

Claude e Lirl non avevano mai raccontato niente di Núha, di Rúnhr, ai figli.

E in più, entrambi erano sposati, abitavano altrove. Poi soprattutto non gliene importava niente di lei. Era un sollievo averla fuori dalle scatole.

"Ciao John"
"Kaèl! Ma guarda chi c'è! È bello vederti. Sei di passaggio?"
"Sì, rimango un poco. Come state?"
"Bene, mi sono sposato e tu?"
"Due bambini. E i tuoi fratelli, Tom e Núha?"

"Tom è sposato.
Núha non so, è scomparsa.
Non andava d'accordo con i miei. Un giorno se n'è andata. Non si è saputo più niente.
E' sicuramente morta, da qualche parte, in mezzo alla strada"

"Kaél sentì un colpo allo stomaco"
"Morta? Ma che dici?"

"Ah, non lo sai? Le avevano dato tre mesi di vita.
Ha tirato avanti, di più, fra alti e bassi. Poi se n'è andata, senza una casa, un soldo.
Ormai è passato troppo tempo. I medici hanno detto che non aveva speranze. È morta senz'altro, chissà dove."

Kaèl rimase immobile, distrutto. Si girò e se ne andò senza fiatare, congelato.

Era estate, Núha e Rúnhr si sposavano.
Erano presenti solo alcuni parenti di lui. Così aveva preferito Núha.

Matrimonio civile. Qualche parente non approvava. Quindi erano in 13, compresi gli sposi e Messalina.

Lei, pimpante, simpatica, molto sociale, avanzò, vestita di una coroncina di fiori al collo, senza guinzaglio, perché Núha non ebbe mai bisogno di farle un addestramento standard. Anche in mezzo al traffico affiancava Núha con semplicità, senza distrarsi.

Fu lei a consegnare la sposa allo sposo. Del resto, lei era tutta la vera famiglia di Núha.

Messalina ricordò per sempre il pranzo di nozze. Quel giorno ebbe licenza di accettare bocconcini da tutti. Era un tesoro così grande, che fece razzia anche di coccole.

Claude non seppe che Núha si era sposata.

Ormai era un naufrago su un'isola deserta.
Eccetto che per il lavoro non aveva altro. I figli lavoravano, il meno possibile, non era affatto soddisfatto. E fuori dal lavoro, non lo degnavano di una telefonata, di un invito a casa.

Pagò la sua mancanza di affettività ed empatia, vivendo nella sua cattedrale, con una depressione galoppante e una solitudine implacabile.

Hanjé invitò i due sposini al lago, a una festa sulla spiaggia, nella villa di un suo amico. Lui faceva una festa molto in grande, per il compleanno della figlia.

Barbecue, musica, giochi, bagno al chiaro di luna, chiacchiere.

Núha aveva accettato solo perché nessuno la conosceva. Non voleva che la sua famiglia, eccetto Lirl, Nin e zia Hanjė, potesse di nuovo rintracciarla.
Avevano cambiato casa, aveva tolto la foto sul giornale e firmava con uno pseudonimo. Zia Hanjė sapeva di questa cautela ed era d'accordo.

Helòr - l'Oro di Hellok Donde viven las historias. Descúbrelo ahora