108. Panini

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108.

Hans era incredulo. "Ho capito. Ma cosa ti è saltato in mente di comportarti così, Rúnhr? Hai fatto un disastro, ti rendi conto? Comunque ti dò una mano, va bene. Ho un amico poliziotto, chiedo se può aiutarti."

Erano passati diversi mesi, non aveva più trovato Núha e non voleva denunciarne la scomparsa, per ora. Sarebbe stato abbandono del tetto coniugale, con guai seri, per lei.

Sperava che l'amico di Hans riuscisse a trovare notizie.
Rúnhr era andato dove lei lavorava, ma non l'aveva trovata.
Aveva chiesto notizie ad Hanjé, con una scusa, lei non l'aveva vista.
Aveva telefonato a Lirl, con un'altra scusa. Forse era andata a Londra.
Niente, buio assoluto.

L'unica cosa che indicava che non doveva esserle successo niente, che era viva, era che, appena arrivata a destinazione, dal mare, era andata dai suoi a riprendersi Messalina.

Ma dove diavolo era?
Dopo un po' di giorni il telefono squillò.
"Buongiorno, lei è Rúnhr?"

"Sì"
"Io sono Wilhem, l'amico di Hans. Ho fatto ricerche, ma sua moglie sembra non aver affittato alcun appartamento. Né superato la frontiera. E non è stata registrata in alberghi e simili.

Ho dato la sua foto ai colleghi. Una persona molto somigliante, circola dalle parti di New Park, ma è in avanzato stato di gravidanza. Pensa che potrebbe essere lei?"

"Potrebbe, sì. E se fosse lei, non è lontana. Controllerò."

Andò più volte, ma non la trovò.
Parlò con qualche frequentatore del parco. Gli dissero che vedevano una donna simile, ma non aveva orari regolari. Ritornò ancora e ancora, a orari diversi.

Ci provava continuamente.
Erano le 13. Si mise su una panchina appartata, nascosta, da cui però si intravedevano i vari sentieri.
Prese un paio di panini imbottiti al bar e aspettò, non aveva ancora mangiato.

Stava osservando alla sua sinistra, qualcuno era entrato nel parco, da un po', ma era ancora coperto dalla vegetazione.

Improvvisamente, il panino che aveva in mano, gli fu strappato via. Si girò di scatto "Messalina! Brutta ladruncola, mi hai trovato. Brava!"

La persona che stava arrivando era ancora lontano, ma urlò "Messalina.. Messalina.. Brutta delinquente, dove sei? Vieni dalla mamma, su!".
Lui aveva appena fatto lo stesso percorso, arrivando. La piccola aveva sentito l'odore delle sue orme e lo aveva trovato subito

"Brava bimba, tieni pure il panino. Vai. Vai dalla mamma, adesso! Corri!"
La piccola schizzò via, orgogliosa della sua preda.

"Ah, eccoti! Vuoi farmi morire di crepacuore? Dove hai trovato il panino?" Disse Núha.

Rúnhr voleva scoprire dove abitava. La seguì con prudenza.
Al ritorno dal giretto, la vide entrare in una grande casa, divisa in due settori, che aveva già visto. Era di un'amica di lei, Annì.
Poco dopo la vide uscire in uno dei due giardini, con Messalina e la ciotola della pappa. Messalina andava dentro e fuori. Bene, abitavano lì.

Il giorno dopo si appostò lì vicino.
Le vide uscire di casa ed entrare di nuovo nel parco.
Núha si mise a raccogliere fiori, Messalina annusò l'aria, si guardava in giro, aveva sentito il suo odore.
Lui fece un fischio impercettibile, che lei conosceva. Arrivò di corsa allegrissima, le diede di nuovo un panino."Vai dalla mamma, adesso."

Arrivò da Núha, tutta pimpante e le si accucciò accanto, mangiando il suo panino.
"Messalina! Di nuovo un panino? Ma dove diavolo li rubi?"

"Li ruba a me" disse una voce alle sue spalle.
Lei si girò di scatto. Guardò Rúnhr senza parlare, né muoversi.

Helòr - l'Oro di Hellok Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora