15. Idolo

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15.

Schiaffi e castighi, erano dati troppo spesso a sproposito, in casa di Lirl. E c'era qualcuno, ora, che non accettava più una punizione ingiusta.

Era una cosa che faceva infuriare sua madre. Divenne chiaro che Núha si faceva dura.

Un giorno dopo una raffica di schiaffi e una brutta punizione, non meritati, la ragazzina scoppiò.
"Chiedi scusa, o non mangerai stasera"....disse sua madre.

"NO"

" Non credere di spuntarla, io sono più ostinata di te e te la farò pagare" ... CHIEDI SCUSA!

"NO, e non importa se non mi dai da mangiare per punirmi, sei ingiusta"

"E perché?"
"Perché tu non mi chiedi mai scusa"

"Io chiedere scusa a te?
Ahh.. ahh.. questa è bella..chi credi di essere?"

"Una ragazzina. Ma tu perché mi picchi e mi metti in castigo, anche se non ho fatto niente e non è colpa mia?"

"Siete in tre..e combinate un sacco di guai..così..prima ve le dò, e poi chiedo cosa è successo. Chi è stato è stato, vi sta bene, così imparate un po' di disciplina e a stare tranquilli"

"E John?" ringhio Núha, "le prende un sacco di volte e lo tratti molto male. Perché gli dici che è un bugiardo e un vigliacco? Tu lo sai che non è vero, ma lo maltratti lo stesso."

Lirl la trafisse con lo sguardo. "Chiudi il becco, non permetterti di dirmi cosa devo fare"

"Non è giusto. Tu dici sempre che chi sbaglia deve chiedere scusa, ma sei stata tante volte ingiusta e cattiva. Lo sai, ma non hai mai chiesto scusa. Perché adesso, invece, io devo chiedere scusa, se non ho fatto niente?"

"Perché lo dico io e qui si fa come dico io"
"No. Non chiedo più scusa se non lo fai anche tu"

"Ohh..sì che chiederai scusa. Ti faccio vedere io..

E mettiti bene in mente una cosa..Io ho ragione anche quando ho torto.. capito?"

'Io ho ragione anche quando ho torto?' Pensò Núha, più tardi, nel suo sottoscala.
Questa sentenza fu un colpo al cuore per lei.

Una specie di slot machine si mise a girare, a mille, nel suo cervello e tlack..tlack..tlack, diede un risultato.
Lei trattenne il fiato, ma il significato del responso era inattaccabile.

Cercò di cacciare il pensiero. Rifiutare l'evidenza. Ma l'enigma risolto, urlava dentro di lei.

Era come fare un compito in classe di matematica. Il risultato di un problema deve essere coerente con la realtà, con la logica, per essere quello giusto.

Avrebbe voluto poter rigirare il pallottoliere e cambiare la risposta, che la faceva soffrire.
Sua madre aveva detto "E ricordati che io ho ragione anche quando ho torto."

'Ma nessuno al mondo ha ragione, anche se ha torto!' Le urlò dentro la propria voce.

'Non siamo nel mondo delle bacchette magiche. Quello che afferma la mamma è una contraddizione..logicamente.

Però, a catechismo mi hanno insegnato che, a volte, ci sembra che dio faccia delle cose sbagliate, ma non è così. Lui sa tutto, può tutto e non sbaglia mai. Solo lui può non sbagliare mai.

Mia madre fa delle cose sbagliate, ma dice di non avere torto. Di non sbagliare mai.
Crede di essere, dio?
Forse, ma certamente non lo è.

Comunque, pretende da noi, i suoi figli, anche se abbiamo ragione, di accettare botte e punizioni.
È una vigliaccata.
Può fare questo a uno scatolone, riempirlo di calci e pretendere che non si difenda...certo, ma è solo una cosa!'

Helòr - l'Oro di Hellok Où les histoires vivent. Découvrez maintenant