20. Sulla ruota

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20.

"Dove andiamo papà? Chiese Tom"

"A ballare alla festa."

Tom si mise a correre per le scale, canticchiando e ritornò con mamma e John, e Núha.

Era una bella estate calda.

La balera era piena di lampadine colorate, festoni, gente, tanta gente.
Scesero dall'automobile e i due maschi erano già in fuga verso il tiro a segno.

"Mamma posso andare da Danielle? Andiamo sulle giostre con suo cugino e la sua mamma, va bene?" chiese Núha.
"Sì, state sempre insieme."

Corse via, appena fu in mezzo al prato, da sola, girò a trottola su se stessa, con le mani al cielo, cercava di afferrare un po' di felicità, dall'universo blu chiaro, carico di mistero.
Un po' di polvere di stelle..aveva le mani piene di luce, la testa un po' ubriaca. Abbassò un poco le braccia, continuando a girare, poi si abbracciò e si fermò lentamente.

"Libertà, un po' di libertà, e di allegria. Adoro l'estate" disse ad alta voce

"Scusa, sai dov'è il calcinculo?" Chiese la voce di un ragazzo.

'Mammamia! È Kaèl, sta dietro di me' pensò in panico.

"Non lo so" rispose terrorizzata, con un tono basso, cercando di camuffare la voce.
Poi vide Danielle e corse da lei, in fuga.
La sua amica era più grande di tre anni e in gamba. Sempre allegra.
Andarono su e giù per le giostre, finché arrivarono suo cugino e la madre.

Lui era più grande di loro.
"Ciao, come ti chiami? Vieni alla pesca dei pesci rossi?" disse il ragazzo.

'Ma faccio quest'effetto?' si domandò, senza rispondere 'Non mi riconosce?'

Finse di non aver sentito. Prese per mano Danielle e corse a pescare dalla vasca dei pescetti, con un mini retino. Ne vinsero uno, che regalarono a una bimba. Poi via verso la balera!
Tutti potevano ballare, anche i bambini. Claude e Lirl erano bravissimi, tango, valzer, mazurka. Per questo Núha li sapeva ballare tutti. Andava spesso con mamma e papà alle feste, e poi a pranzo la domenica, con il gruppo di amici dei genitori, c'era sempre musica.
A volte c'erano anche dei ragazzini e aveva modo di divertirsi.

Il cugino di Danielle le prese la mano per un valzer.
"Sei un'amica di Danielle? Non ti ho mai visto, mi chiamo Adam"

"Già, lo so, ci conosciamo già"
"Non mi ricordo, da quando?"
"Da sempre"
"Ah..Ah.., mi ricorderei di te"

Il valzer finì e partì un charleston, Adam si allontanò, non era capace.
Lei e Danielle corsero in un gruppetto di scatenati.
Mentre ballava, vide di fianco a sè Kaèl. Con qualche mossa giusta, riuscì ad allontanarsi. Aveva bisogno di prepararsi, per un incontro con lui e il tempo di camuffarsi abbastanza, con pantaloni e cappello.

Filò via, insieme agli altri, per il calcinculo. Fece il primo giro dietro ad Adam.

Poi zucchero filato e di nuovo un giro di calcinculo.
Un tizio, dietro a lei, cominciò a sbatterla in alto, a farla girare. Si arrabbiò, avrebbe voluto girarsi, ma aveva gli occhi chiusi, soffriva abbastanza di vertigini.

Si metteva sempre sul calcinculo come un bimbetto sull'altalena. Si avvinghiava alla catena e non muoveva un capello, per lo più a occhi chiusi, finché scendeva. Aveva fifa, ma le piaceva lo stesso.

"Hey, appena scendo vedi cosa ti faccio", urlò al tizio che la faceva volare e spaventare, dietro di lei, ma quello rideva.

Appena ferma trascinò il gruppo all'autoscontro, salirono lei e Danielle insieme.
Dopo un po' si trovò di fianco Kaèl e un amico, che continuarono a sbatterle, contro le altre auto. Per fortuna, quando fu il momento di scendere erano stati trascinati lontano dagli altri.
Disse a Danielle "Scappiamo, scappiamo, non voglio che Kaèl mi riconosca"

Helòr - l'Oro di Hellok Where stories live. Discover now