Evoluzione tecnologica

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Passiamo a un argomento che spesso viene dimenticato: l'evoluzione tecnologica/magica.

Anche se alcuni incantesimi potranno essere stati perduti, è strano che dal punto di vista tecnologico non ci siano state innovazioni.

Anche mettendo che un popolo particolarmente longevo (es: elfi) si evolva lentamente, se questo è a contatto con popoli più veloci (es: umani) dovrà andare incontro a qualche cambiamento. Una motivazione è che sia isolato.

In una serie di libri, "Il ciclo dell'invasione" viene specificato che una razza aliena (simil rettiliana) si evolve a grandissima lentezza, perché ogni minima innovazione viene scrupolosamente discussa, e per natura anche i maggiori esponenti sono proprio lenti ad assimilare e decidere. Rendetevi conto che gli alieni del libro sono rimasti sconvolti quando, una volta raggiunta la Terra, hanno scoperto che questa era progredita tecnologicamente nell'arco di "soli" mille anni, arco di tempo che per loro non consente alcun cambiamento.

Nel Trono di spade (dove la tecnologia è fissa), secondo questo video:

abbiamo i seguenti fattori da considerare. Provvederò a replicare a tutti (questo non per smontare il video, ma per proporre delle alternative).

Le stagioni: l'inverno può durare decenni e queste lunghe stagioni possono dare un senso di fissità a molte persone. Tuttavia, anche un inverno che dura un secolo prima o poi finisce, e in ottomila anni (l'arco di tempo degli eventi che anticipano la storia del trono di spade) ci si aspetterebbe qualche cambiamento. Poi la necessità aguzza l'ingegno. In un contesto simile le altre stagioni verrebbero usate ossessivamente per cercare metodi di riscaldamento o di agricoltura.

Magia: a chi serve la tecnologia quando c'è la magia? Però anche la magia potrebbe essere soggetta a innovazione, ed eventualmente i non-maghi avrebbero potuto cercare vie per colmare la differenza.

Repressione: questo è quasi inattaccabile, tuttavia bisogna stabilire i limiti. Se il territorio è ampio, come mezzi medievali, è impossibile controllare tutto e tutti e stroncare delle ricerche pericolose. Anche l'impossibilità di accedere al sapere (es: è riservato solo alla casta reale) prima o poi spingerà a moti di ribellione. Un maestro può vedere allievi talentuosi che però sono donne in una società che vuole permettere ai soli uomini d'imparare, oppure la sua mentalità è così aperta che insegna a leggere anche a etnie considerate inferiori, e così via.

Mancanza di materiale: di certo non sarà possibile che una società del carbone (es: epoca vittoriana) si sviluppi in un mondo in cui il carbone è rarissimo.

Non esiste un punto inattaccabile, perché in mezzo c'è la variabile più insidiosa: il fattore umano.

Gli esseri umani, per natura, sono variegati. Di conseguenza ci saranno sempre quelli che hanno l'ardire di uscire dai binari e che cercano di portare al cambiamento. C'è però una soluzione, ossia la regressione.

Nella Saga di Shannara il mondo è medievale, tuttavia si capisce, sia dalle spiegazioni che da vari indizi, che è divenuto tale dopo una gravissima crisi (non mi ricordo se nucleare o altro). Una calamità su vasta scala, magari la caduta di un grande asteroide, può decimare la popolazione e costringerla a ripartire dal basso. Anche una catastrofe minore può comportare la perdita della tecnologia.

Facciamo un esempio: siamo in un contesto in cui la conoscenza è prerogativa dei maghi. Dopo una serie di eventi, in cui l'1% della conoscenza viene diffusa, il popolo preme alle loro porte perché si condivida. Alcuni maghi sono a favore. Ma ecco che un dissidente fa saltare in aria l'intera biblioteca. Duemila anni di nozioni perse per sempre.

Ecco che si ricomincia.

Oppure: viene scoperta la polvere da sparo, e da lì nascono le armi. I maghi al potere, dopo una rivolta popolare, ne percepiscono il pericolo, per cui fanno distruggere tutte le armi e rendono la ricerca illegale. In un territorio contenuto e con vasti controlli, è possibile che spariscano del tutto o quasi.



Gli avanzamenti tecnologici sono un'arma a doppio taglio. Usiamo proprio le armi da fuoco:

permettono ai civili di competere coi soldati (vantaggi in guerra)

MA

rendono le rivolte più fattibili

Ecco quindi la grande domanda: queste armi a chi sono accessibili? Una volta trovato risposta potrete valutare tutti i pro e i contro.

Facciamo un altro esempio: ci fu un periodo in cui, in America, furono vietati gli alcolici (proibizionismo). Cos'accadde? Che la gente contrabbandò l'alcool, al punto tale che fu necessario farlo tornare legale. Lo stesso può valere per l'uso delle armi. Magari potreste mettere intere bande che si occupano di produrle e rivenderle illegalmente.

Come vedete, ogni risposta offre infinite possibilità. Scegliete quella che preferite, ma seguitela con attenzione!

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