Raoul di Ken il guerriero: un antagonista invecchiato bene!

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Nonostante la serie di Kenshiro abbia tantissimi punti deboli, l'antagonista principale della prima stagione, Raoul, è un buon personaggio anche per i criteri moderni. Considerate che era così amato dai fan che nella seconda stagione è stato martirizzato con dei retcon. 

Merito anche dei film e degli spin off su di lui, ma già la serie classica mostrava molte cose:

- Raoul da giovane era arrogante e superbo, ma amava sinceramente Toki, suo fratello di sangue, e amava una donna di nome Julia (qui è più possesso); 

- in un mondo devastato e dove l'ordine è crollato decide, dopo vari eventi (tra cui la presunta morte dell'amata) d'indossare la maschera del demone e compiere atti atroci; tuttavia le sue azioni portano davvero ordine, al punto che perfino dei cittadini ammettono che, con la sua temporanea scomparsa, i soldati si danno alle razzie;

- raggiunge l'apice nello scontro con Toki, in cui si vede la sua umanità, al punto da piangere e avere un crollo di fronte al fratello (devastato da una grave malattia), che altrimenti lo avrebbe sconfitto;

- se nel primo scontro in cui appare risulta sleale, nei successivi mostra un lato onorevole (rispetta Shuren, per quanto questi non possa scalfirlo, ammira Juza e prova terrore di fronte alla determinazione di Fudo e al coraggio che questi ispira nelle nuove generazioni. Il coraggio e gli ideali del popolo sono ciò che un dittatore teme davvero);

- si capisce che Raoul, arrivato a un certo punto, voleva essere sconfitto, perché troppo orgoglioso per ammettere di aver sbagliato;

- non viene detto testualmente, ma si capisce che, alla lunga, aveva ragione lui. Con la sua morte sorgono nuovi tiranni, che altrimenti avrebbe stroncato sul nascere.


Ne consegue che, sebbene siano passati molti anni, questo personaggio sappia ancora colpire con le sue sfaccettature.

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