Lovecraft, Rings of power e il razzismo: un interessante spunto

98 14 3
                                    

"L'Europa ci mostra le singole capacità e condizioni di ognuna delle sue razze e, guardando ad essa, possiamo vedere che la funzione (fusione) dell'oro inglese e dell'ottone non produce verosimilmente una lega superiore o per lo meno dello stesso valore dell'oro originario"

(Lovecraft, dal saggio "L'americanismo". Se trovate "Lovecraft, tutti i romanzi e i racconti" trovate la citazione a pagina 1026)

Questa frase, di per sé sgradevole e colma di pregiudizi, offre un interessante spunto che devo collegare a Rings of power.

Lì, Celebrimbor, il secondo più grande fabbro degli elfi (il primo ha praticamente trasformato in gioielli la luce divina, e Celebrimbor, a suo confronto, si sente inadeguato) non conosce il concetto di lega metallica. O meglio, non valuta che possa esistere un metallo in grado di potenziare il mithril (non sto a dirvi i dettagli) di cui possiede solo un frammento. 

Questo concetto è assurdo: fin dalle medie, e forse anche prima, viene insegnato che rame+stagno=bronzo. Inoltre...

"L'Età del bronzo indica, rispetto a una data società preistorica o protostorica, il periodo caratterizzato dall'utilizzo sistematico ed esteso della metallurgia del bronzo che, per quanto riguarda l'Europa, si estende dal 3400 a.C. al 1100 a.C. circa." (Wikipedia)


Lo so, non ha alcun senso. Tuttavia, con le opportune modifiche, offre un'idea interessante. 

Immaginiamoci gli elfi (o qualsiasi altra razza/gruppo/quello che vi pare) che hanno sempre usato metalli speciali e guadano con disprezzo o indifferenza i metalli umani. Per loro l'acciaio è poca cosa. Nella loro esperienza, le leghe magiche hanno un potere intermedio tra i metalli usati. E i metalli non magici? Mai considerati! Questo è un modo per mostrare una mentalità razzista che si ripercuote nell'arte e nella cultura.

Poi scoprono un metallo impregnato di una magia incredibile, niente gli è paragonabile. C'è un problema: è poco, troppo poco anche solo per forgiare una spada. 
Il loro grande fabbro non sa cosa farci, se non qualche gioiello. Ma ecco che gli viene un'idea che lui per primo considera folle: e se ci fosse un metallo inferiore in grado di potenziarne le doti?
Ecco che, pur sentendosi lui stesso ipocrita e disgustato, cerca di fonderlo coi metalli non magici, a partire da una briciola per volta. E via così, finché non gli pare di notare un potenziamento. Ripete e allarga gli esperimenti, finché non si rende conto che con un metallo mortale riesce a costruire una lega decisamente superiore. E da qui realizza il suo grandioso capolavoro che lo farà ricordare per sempre, ma non svelerà mai il segreto, sia perché teme per la sua immagine sia perché la rivelazione distruggerebbe le convinzioni del suo popolo e perfino il diritto a considerare inferiori le altre razze/gruppi.

Oppure... magari facciamo come nella serie: di metallo ce n'è, ma un altro popolo non lo vuole condividere e perfino gli elfi non vogliono dare inizio alla guerra, oppure il metallo è protetto da un mostro invincibile. Ed ecco che il grande fabbro, scoperta la lega, non rivela il segreto a nessuno anche perché teme di essere emulato e superato. 


Ricordate: quando costruite una società, la mentalità si ripercuote sia sulle grandi che sulle piccole cose!

Consigli di scritturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora