Cinque esempi di cattiva scrittura

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Nota: articolo ripubblicato perché me ne sono venuti in mente altri (prima 3, ora 5).

Oggi vi presento cinque esempi di cattiva scrittura. Ricordate che qualsiasi gesto dei personaggi, se non ben contestualizzato, perde tutto il suo fascino e anzi, rischia addirittura di rovinare la storia!

1.

In Sailor Moon, le starlights (guerriere sailor di origine aliena) dopo essere fuggite dal loro mondo senza nemmeno tentare di difenderlo, decidono di smetterla di fuggire da Galaxia (la cattiva di turno) e di lottare fino allo stremo anche per Sailor Moon.

Superano la paura, e fin qui ok. Se non fosse che Galaxia stessa mette in chiaro che NON HANNO VIE DI FUGA.

Come dicono le regole di strategia, se metti il nemico all'angolo, questo lotterà con la forza della disperazione. E così accade!

Per cui il loro ritrovare il coraggio non è un elemento che possa dar forza. Dichiarano che non fuggirebbero comunque, ma la scena perde valore.

Quante volte sentiamo delle persone vantarsi delle loro capacità, per poi crollare come castelli di carte alla prima prova? 




2.

Lo stesso avviene per Yuria, in Hokuto no Ken: nella serie, mentre è prigioniera del villain di turno, afferma che darà la sua vita per porre fine al conflitto.

Non è vero. Lei è prigioniera del villain perché è stata CATTURATA dopo aver mandato a morire l'intero esercito e aver tentato di fuggire in tutti i modi. Cercare di scappare e venir catturati NON è sacrificarsi. Al limite è offrire il collo, ma questa può anche essere passiva rassegnazione.

Inoltre il suo sacrificio non ha il minimo senso: non fermerebbe il nemico, non lo indebolirebbe... anzi, offrire la sua vita permette all'antagonista di sviluppare una nuova tecnica, con cui bilancia lo scontro finale e lo rende alla pari! Ma che sacrificio è, se serve solo a rendere l'antagonista più forte?

Yuria si mostra anche in grado di poter redimere l'esercito del malvagio con due discorsi in croce e perfino far breccia nel suo cuore. Perché grazie al suo discorso mieloso i guerrafondai capiscono che il tiranno che si definiva malvagio è davvero malvagio, così loro, che uccidevano donne e bambini col sorriso, tornano alle famiglie.

Ma se poteva farlo, perché non lo ha fatto prima?

Quindi i problemi sono:

- sacrificio inutile/dannoso
- rassegnazione spacciata per altruismo
- utilità forzata e mostrata in un momento inopportuno


3.

Il terzo esempio è il più divertente, e viene da Saint Seiya, ossia I cavalieri dello Zodiaco. 
In tal contesto, un personaggio, tale Kanon, dopo una serie di eventi, risveglia accidentalmente lo spirito di Poseidone.
E' nei guai: come far sì che Poseidone non rivolga contro di lui la sua ira? Semplice: si spaccia per un servitore.
E come fa?
Si guarda attorno, legge una scritta sotto un'armatura e dice "sono Dragon del Mare". 

Fa molto ridere che qualcuno possa essere così ingenuo: è un po' come dire che sorprendete uno sconosciuto in casa, gli chiedete chi diavolo è, lui vede una vostra foto con la scritta "Io e Gianni alla festa" e dice "sono il figli di Gianni!"

La scena prosegue e diventa addirittura ridicola: solo perché uno si presenta come suo servitore, Poseidone si fida ciecamente, gli racconta i dettagli del suo piano, gli dona il controllo delle sue armate e gli ordina di risvegliarlo entro un tot di anni. 

Questo equivale a dare le chiavi di casa e tutte le proprie carte di credito all'estraneo trovato in casa! 

Quindi state attenti alle vostre ingenuità, ma se vi sentite incompetenti, guardate i "capolavori" del passato: scoprirete che non sono perfetti come i nostalgici ricordano! 

4.

Passiamo poi a Saiyuki - La leggenda del demone dell'illusione. In questo anime, i protagonisti, durante il loro viaggio, arrivano in un generico villaggio dove i generici paesani devono offrire in sacrificio a dei generici demoni una generica vittima sacrificale (ovviamente una bella ragazza, che guarda caso è la fidanzata di un paesano). Sì, la situazione è generica.

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