Stato emotivo e fuori caratterizzazione

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Si parla di "fuori caratterizzazione" quando un personaggio si comporta in un modo che non è da lui e niente può motivare questa stranezza.

In molti racconti di bassa lega i personaggi cambiano carattere e personalità a seconda delle esigenze della trama. Ma anche un personaggio ben costruito potrebbe fare, e soprattutto dire, delle cose che non sono da lui.

Tutti quanti siamo stati arrabbiati, frustrati, avviliti. In quello stato emotivo non siamo più noi stessi, i pensieri non coincidono con ciò che siamo: possiamo maledire i nostri cari, rinnegare le nostre convinzioni, sputare odio e sentenze.

Faccio un esempio personale: alle superiori, quando decisi di affrontare fisicamente un bullo, partii col presupposto di prenderlo a calci dopo averlo atterrato. Tuttavia mi fermai, non lo colpii mai, mentre era a terra. Perché mi sono bloccato.

Questo ragionamento si può applicare anche ai personaggi, ma state attenti: lo stato emotivo rende molto più facile spiegare i discorsi e i pensieri, piuttosto che le azioni. Se un personaggio deve comportarsi in un modo strano/esagerato, allora dovete mostrare che si ritrova con le spalle al muro, che è in una situazione tale che o rinnega se stesso o accade qualcosa di ben peggiore.

Se possibile, ricordatevi anche di sottolineare queste stranezze: se un paladino manda al diavolo il regno, fate sì che si scusi e dica "mi dispiace, non ero in me".


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