Korra: un confronto tra personaggi femminili

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E' interessante notare come, con Korra (Avatar-The legend of Korra), abbiano evitato gli errori tipici che troviamo nei personaggi femminili, specie considerando che Korra rischiava di essere solo una spaccaculi.

In contrapposizione metto Tauriel e Julia, entrambe mary sue.

Tauriel è la mary sue attiva: ha le più disparate capacità, ma non sono minimamente fattibili e infrangono le leggi del contesto. Tutti la rispettano e non viene punita nonostante i comportamenti. Mostra anche un'ipocrisia che nessuno le rinfaccia, quando continua a dire di agire per la Terra di Mezzo, ma si limita ad andare dietro al nano figo. La scena in cui sfida il re, accusandolo di essere privo d'amore, fa parteggiare per sua maestà. Tauriel non riesce a sconfiggere ogni nemico, ma a parità di età è probabilmente l'elfo più forte. E' una vera fantasia di potere con una psicologia impregnata dell'egoismo infantile, una bambina coi poteri di una dea e quindi incapace di comprendere il mondo che la circonda. In effetti pare scritta da una ragazzina che ha bisogno di sfogarsi.

Julia è la mary sue passiva: espressiva quanto Bella Swan, gode di un culto della sua persona, rappresenta l'amore materno ma l'unica cosa che faccia è innescare negli altri un complesso di Edipo. Tutti l'amano e cadono ai suoi piedi, un suo discorso in croce può redimere chiunque. Si ripete quanto è brava e volenterosa, ma è solo passiva. Qualunque depresso può starsene lì in silenzio ad attendere di essere salvato. Non è una vittima che ha incassato a lungo, per poi rialzarsi e agire. L'unico momento in cui agisce è quando chiede a Juza di andare a morire per lei. Ma con rammarico, eh. Perché dirgli "Juza, Ken sta arrivando e insieme potremo battere Raoul. Devi tenerlo impegnato con qualche trucco, ma per favore, non fare mosse avventate!"

Julia non pensa neanche di consegnarsi al nemico per fermare l'orrendo massacro che questo sta compiendo. Non patteggia, non va a parlargli, ma una volta catturata mostra di saper far breccia in lui. Ma farlo prima le faceva schifo?

Perfino quando il suo esercito sta venendo massacrato, il suo unico pensiero è incontrare Ken. Il suo egoismo suscita profondo disgusto e il personaggio sprizza incoerenza, al punto tale che è stato stravolto nei remake (e pure lì è forzato, ma una parvenza di senso c'è). Julia è una donna trofeo, scritta da un uomo con una mentalità ancora radicata negli stereotipi nipponici. Nella sua categoria rientra anche Saori Kido, la dea Atena più inutile della storia. Sì, lo so, anche lei è una ragazza normale che si ritrova immischiata in qualcosa più grande di lei, ma è comunque venerata come una divinità e non mostra nessun talento, se non fare un discorso in croce.

La grandissima differenza tra loro e Korra è che quest'ultima, pur essendo tenuta in grande considerazione, non gode di un culto della sua persona. Non è che se l'avatar dice che il giorno è notte, allora così viene scritto. Semmai direbbero che l'avatar ha bevuto troppo.

La seconda è l'egoismo: Tauriel e Julia sono egoiste da far schifo. Saori è altruista a parole, ma non pensa neanche di fare un corso di autodifesa per imparare a difendersi dai nemici minori. Non la vediamo allenarsi nemmeno per diventare una formidabile guaritrice, non prende lezioni di strategia... non fa nulla, se non in rarissimi casi in cui mostra di saper fare. E allora agisci, difenditi! L'unica saga in cui è attiva è un filler, e anche in quel caso fa ciò che qualsiasi sacerdotessa di alto rango potrebbe fare.

La terza è l'impegno: non vediamo mai Tauriel impegnarsi, se non nella battaglia finale in cui ha la peggio, ma se fosse degna del suo rango la vedremmo spesso a leggere, allenarsi o cercare di migliorarsi. Saori si fa sconfiggere da un cavaliere d'argento, il che equivale a un avatar risvegliato che viene steso da un dominatore del fuoco random.

Non dico che Korra sia il miglior personaggio femminile mai creato. Ogni personaggio ha alti e bassi, e il concetto di migliore è soggettivo.

Ma Korra è un personaggio realistico, mentre le altre di cui ho parlato sono donne-oggetto: importantissime, d'immenso valore, ma come può esserlo qualsiasi scrigno pieno di monete.

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