Il miglior momento di Goku: divinità e misericordia

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In questa sequenza Goku è stato più divino di quanto non lo sarà in Super. In tal contesto, Goku ha appena sconfitto Freezer, suo grande nemico e genocida planetario.

Il doppiaggio cambia un po' le parole (in alcune versioni, tra le vittime di Freezer, Goku nomina Crillin, e anziché uccidere dice "fare fuori", che non sta tanto bene nel contesto.)

Ma le espressioni e i gesti parlano per loro.

0:25 Goku volta le spalle al nemico morente. Lo detesta per tutto ciò che ha fatto e non gli dà nemmeno il colpo di grazia. Questo vuol dire che intende dargli una morte consapevole e dolorosa

0:35 goku non si ferma subito, anche se Freezer sta implorando pietà

0:40 Goku ha un sussulto e si ferma. I tuoni attorno a lui indicano il profondo conflitto interiore

0:55 Goku freme di rabbia, non sa cosa fare

1:35 Goku risponde con parole dure: chiede a Freezer perché mai dovrebbe aiutare un mostro come lui. Perché non dovrebbe lasciarlo crepare?

1:50 Freezer non risponde alle accuse, si limita a chiedere ancora aiuto

1:55 solo a questo punto Goku gli dona la sua energia per salvarlo, ammonendolo di non fare più del male a nessuno.

Il gesto sarà controproducente, perché Freezer non ha capito nulla, ma in quest'occasione Goku compie (o meglio, avrebbe dovuto compiere) una vera elevazione spirituale. Ha già ucciso i nemici in passato, ma non avevamo mai visto (neanche contro King Piccolo) un combattimento in cui si sentisse così tanto l'astio.

Se però è comprensibile l'uccidere un nemico nella frenesia della lotta, in questo contesto Goku non riesce a infierire sul terribile tiranno, ridotto a una creatura fragile e implorante. Nella capacità di non odiare (il perdono va guadagnato) sceglie di dargli un'altra possibilità. Sa anche di poterlo fermare nel caso si scatenasse (cosa che fa).

Grazie all'odio ha potuto attraversare le tenebre, e come il super saiyan risplende di luce dorata, il suo animo ha potuto davvero brillare. Sembra una vera e propria rinascita del personaggio.

In questo contesto finisce per ricalcare una figura veramente divina: potenza, compassione e perfino saggezza. Sì, perché sarebbe stato stupido risparmiare un nemico che non poteva fermare o che ha fermato per pura fortuna, ma in tal contesto ha dimostrato di saperne dominare la furia (come Dio sconfigge il Leviatano o Zeus abbatte Tifone).




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