Esempio di analisi del macrotema: il Ciclo dell'Invasione e Lorax

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Come già detto, il macrotema di un libro dovrebbe essere  uno solo. E' un sistema volto anche a evitare che facciate l'errore di scrivere 5 libri senza essere in prossimità del finale. 

Il macrotema sul momento può apparire come un legante, tuttavia lo potete sviluppare nelle sue varie sfumature, o equilibrio.

Ora vi presento l'analisi che ho fatto del Ciclo dell'Invasione: ho letto il chiarissimo riassunto del libro 1 e letto buona parte del 2, e grazie ad alcune scene particolari mi sono fatto un'idea piuttosto chiara.

Partiamo dalla premessa: nel contesto, la Razza (simil-rettiliani) è un popolo alieno che si evolve molto lentamente, perché legatissimo al passato e con la tendenza a valutare ogni conseguenza di ogni innovazione. Questo porta a una grandissima stabilità, ma per loro 1000 anni terrestri, a livello evolutivo, non vogliono dire niente. Inoltre hanno la stagione degli amori, che li manda in un incontrollabile ed estremo boom ormonale. 

Gli alieni arrivano sulla Terra durante la WW2, dando il via a shock culturali, battaglie, alleanze inaspettate e tanto altro. 

ANALISI DEL MACROTEMA

La prima cosa che salta all'occhio è che i rettili hanno scarse doti strategiche e sono sconvolti dalla rapidità evolutiva umana. Questo porta a pensare che il cambiamento, anzi, l'innovazione, sia sempre un bene:


DETTAGLIO 1: gli alieni si evolvono molto lentamente perché valutano tutte le conseguenze di ogni innovazione e sono radicati nel PASSATO, che guardano per trovare sicurezza e avere sempre un piano (è letteralmente la descrizione di un Si forte); sono terrorizzati dai cambiamenti improvvisi, tuttavia il loro Impero si mantiene stabile da epoche; in una discussione, si stupiscono quando i terrestri svelano di amare le novità;

DETTAGLIO 2:  i terrestri mettono in difficoltà gli alieni, statici, attraverso delle tecniche innovative di guerriglia (per loro).


Tuttavia, ci viene mostrato anche che l'innovazione può portare a danni:

DETTAGLIO 3: terrestri si evolvono molto più in fretta, ma certe innovazioni (come l'uso del materiale atomico senza dovute precazioni) portano a danni; questo dimostra che il cambiamento deve avvenire attraverso determinate modalità; (i terrestri commettono errori perché non valutano con attenzione le conseguenze, finendo per danneggiarsi); gli alieni stessi dicono che i terrestri prima innovano, e poi vedono cosa succede ----> aggiunta una sfaccettatura

DETTAGLIO 4: l'introduzione dello zenzero, che per i rettiliani è una droga che porta prima all'estasi, poi arriva a cambiare la loro intera società, facendo scoprire l'amore è un'innovazione che da una parte rende i rettili che l'assumono forti e sicuri (è utile contro la depressione) dall'altra rende troppo impulsivi e arroganti; tra le tante cose, un alieno cerca di prendere il meglio dallo zenzero, che gli ha cambiato la vita e a cui non riesce ad adattarsi subito ----> aggiunto che l'innovazione è un'arma a doppio taglio.


Si crea quindi un tiro alla fune: tra innovazione e staticità. Nessuna delle due è completamente buona o cattiva. 


Per capire dove la storia intende davvero andare a parare, bisogno spoilerarsi il finale (8 libri complessivi): 

DETTAGLIO 5: nei sequel, saranno i terrestri a vincere, attraverso un'invenzione rivoluzionaria, che non porterà a conflitti ulteriori, anzi li farà finire. I rettiliani riconoscono di non poter andare avanti a combattere contro i terrestri, per cui cambiano le loro leggi, rendendoli cittadini regolari e non servitori. 

Quindi:

-macrotema: l'innovazione

-Frase simbolo: le innovazioni portano a grandi benefici, a patto che si valutino le conseguenze

-fatal flaw (difetto dei personaggi collegato al macrotema): non valutabile chiaramente coi terrestri, mentre quello degli alieni è il non sapersi adattare alle innovazioni.



Passo a un altro esempio: la storia del Lorax.




Nel racconto un viaggiatore arriva in un bosco pieno di alberi, dalla cui chioma può ricavare un tessuto di altissima qualità. Comincia con "taglio solo 1 o 2 alberi", poi chiama la famiglia, poi s'ingrandisce ancora.

Il tema non è tanto lo sfruttamento dell'ambiente, l'inquinamento o altro. Questi argomenti non possono essere in alcun modo giustificati.


Ma ci sono alcune frasi, come "vivere nel passato", che portano al vero macrotema: il progresso.

Ciò si sente dalla frase a 10:03, "i think the progress progressed to fast" (penso che il progresso progredisca troppo in fretta). La natura non ha modo di adattarsi a tutte queste rapidissime introduzioni.

Il progresso squilibrato porta a dei cambiamenti nello sfruttamento delle risorse, tuttavia non viene affiancato da altre innovazioni che permetterebbero lo sfruttamento sostenibile. 

A 17:10 l'industriale perde il confronto col suo fatal flaw: "se non avessi fatto io queste cose, le avrebbe fatte qualcun altro". Pensa quindi che il progresso sia qualcosa di inevitabile, come un'onda che puoi solo cavalcare, guardare da distanza... o da cui venir travolto. Dopo essersi automentito, lo sfruttamento devasta completamente il territorio, uccidendo fino all'ultimo albero. Da qui la città che era stato costruita si spopola: il progresso in questione si è rivelato qualcosa di temporaneo, ma l'inquinamento è stato perenne. 
Non è quindi guidato solo da sete di denaro, altrimenti avrebbe detto "il denaro è più importante". Il credere che il progresso sia inevitabile gli dà anche un'aria più sfaccettata.

Il progresso ha portato anche a delle innovazioni positive: ha inquinato, ma ha dato lavoro a tantissimi operai.

L'industriale ha un'altra possibilità di fermarsi. 20:55 Tu parli per gli alberi, io parlo per gli uomini. E' vero che è guidato dalla sua ambizione, ma usa la società e il progresso per giustificarsi e sentirsi in pace con la coscienza. 

Ne consegue che il progresso di per sé non è una cosa sbagliata. Lo diventa quando non gli si pone un freno. 

Quindi: 

macrotema: progresso

frase simbolo: il progresso porta a conseguenze devastanti, se non gli si pone un freno. 

fatal flaw dell'industriale protagonista: credere che il progresso sia inevitabile e quindi cavalcarlo. 


Vi invito quindi, per far pratica, a prendere un libro che vi piace, anche breve (ottimo per far pratica), e focalizzarvi su alcune frasi a effetto o scene importanti. Da lì potrete ricavare altri macrotemi, vedere come sono stati trattati, eccetera. 

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