Lovecraft e l'abuso del non detto

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Ci ho messo oltre un anno, ma sono riuscito a leggere tutta la raccolta coi racconti di Lovecraft.
Veramente deludente: molti racconti sono stati a dir poco soporiferi, perché l'autore passa anche metà del testo a narrarci fatti inutili, oppure, quando è il momento della verità, ci delizia con perle quali:

"Ah, non lo posso descrivere!"
"Non posso descrivere cosa provai."
"Non si può descrivere cosa vidi."

Nota: non sto scherzando, lui davvero, al momento culminante, spesso dice che non può descrivere cosa vide, ci dice solo che lo sconvolse.

Questo perché esaspera un principio: "il vero orrore sta nel non detto". Così come il sale, se ne metti troppo, diventa indigesto.

Vi faccio un esempio preso da un altro libro di un altro autore, "La legione perduta". Qui un centurione romano, veterano e abituato ai più disparati orrori, a un certo punto entra in un tempio devastato dai nemici, ne esce subito di corsa e ordina di murare tutto. Non vuole che nessuno ci entri per non atterrire i suoi uomini.
Questo, per me, è un ottimo uso del principio: noi vediamo com'è il centurione, abbiamo empatizzato con lui, sappiamo che è abituato al peggio, ma vedendolo scioccato, ci chiediamo cosa potrà mai aver visto. Quindi il suo shock diventa il nostro e si lascia un piccolo alone di mistero.
PICCOLO.

Tornando a Lovecraft, vi elenco i racconti che ho gradito, perché l'uso del non detto è limitato. Vi consiglio di concentrarvi solo su questi, se volete il meglio dell'autore. Non vi garantisco che vi piaceranno, eh. 
Personalmente il mio giudizio oscilla da il 6 abbondante. I racconti col + vicino hanno preso circa 8.

Ho inserito anche i suoi saggi, non perché approvi la sua mentalità razzista (sì, lo era) ma perché ci aiuta a comprendere i suoi ragionamenti. Vi sarà utile se volete trattare questa tematica. 


La tomba

Il Vecchio Terribile

L'albero

L'estraneo

I cari estinti

Il boia elettrico

La morte alata +

Il Loto Nero (Lovecraft fu editor, non autore)

Il Cervello Rosso (Lovecraft fu editor, non autore)

Il terrore dei rampicanti (Lovecraft fu editor, non autore)

L'orrore di Salem (Lovecraft fu editor, non autore)

Il combattimento che concluse il secolo  (Lovecraft fu editor, non autore)

Dolce Ermengarde + (questa è una parodia di un harmony/ficcina) 

L'Americanismo (saggio)

Idealismo e materialismo: una riflessione (saggio)

Il materialista oggi (saggio) 

Alcune cause di autoimmolazione. I motivi per cui gli esseri umani si sottomettono volontariamente a situazioni spiacevoli (saggio)

Tradizione e modernismo: il senso comune dell'arte (saggio)

Qualche passo nel mondo delle fate (saggio sul fantastico)

Dagon

Il cane +

Il richiamo di Cthulhu

Il colore venuto dallo spazio + (questo è universalmente considerato uno dei migliori)

L'orrore nel museo

Tra le mura di Eryx

Consigli di scritturaWhere stories live. Discover now