Le cause dell'eccessiva autocelebrazione

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Oggi vi presento una riflessione che potrebbe essere utile nel world building, precisamente nelle opere e nella cultura del vostro mondo.

In altri post ho parlato di The Gate: scritto da un militare giapponese, elogia in modo assurdo i militari giapponesi. Diciamo che è un leccarsi i piedi da soli, esattamente come nelle altre opere in cui un personaggio celebra la sua trasposizione.

A cosa è dovuto tutto ciò?

Ci sono due motivi principali:
- la persona in questione ha un rapporto problematico con la realtà e percepisce sé stessa come una persona così competente e matura da trascendere la natura umana, una specie di over-man/woman; per capirci, stiamo parlando di un ego che farebbe concorrenza a quello di Light Yagami;

- la persona in questione ha gravissimi problemi di autostima e, consapevole della propria pochezza, celebra le sue più disparate fantasie e crea un universo immaginario per compensare quello reale. Basta citare gli anime di discutibile qualità, dove il protagonista è circondato da un harem, mentre nel Giappone è difficilissimo instaurare una qualche relazione. 

In entrambi i casi, si tratta di una perdita di equilibrio interiore. 

In The Gate, i militari giapponesi, usando armi sacrificabili (perché non sapevano cosa ci fosse dietro al portale, quindi mandano prima l'avanguardia leggera) sbaragliano le forze di Cina, America e Russia. Non è neanche una vittoria sofferta, ma un massacro.
Se ci pensate, fa ridere: i militari giapponesi NON hanno alcuna esperienza di guerra diretta, quindi è impossibile che siano più abili dei veterani. 

Questa è la fantasia di potere di un bambino che vorrebbe spaccare il mondo, ma deve guardare i più dal basso all'alto. 

Ricordate: chi sa di essere capace, non ha bisogno di autoripeterselo ogni 2 secondi, a meno che, prima di tutti, non stia cercando di convincere sé stesso. 


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