Lingue immaginarie

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In una storia è probabile che appaiano personaggi che parlano lingue diverse, magari inventate, come il Linguaggio Nero.

Qual è la soluzione migliore? Scrivere il testo in questa lingua oppure no?

La mia risposta è: dipende.

Le lingue sono complesse, basta una lettera fuori posto per stravolgere il senso.

Per citare Eragon, in un'occasione lui ha benedetto una bambina affinché fosse "protetta dal male", ma dice "protezione dal male" stravolgendo l'effetto dell'incantesimo, e tutto per colpa di una lettera. Ciò dona anche il colpo di scena.

Quindi il mio consiglio è: se volete scrivere il testo in un'altra lingua, prima studiatevela non bene, ma benissimo. Anche se inserite poche frasi, queste devono essere coerenti tra loro, dovete pensare agli accenti, alla grammatica, alla varietà che offrono (es: in giapponese "ti amo" si dice in tre modi diversi di valore crescente, in inglese "I love you" vuol dire sia "ti amo" che "ti voglio bene".)

Vi renderete conto che si tratta di un lavorone, e serve una certa predisposizione, di cui io, per confronto, sono privo.

Che fare in alternativa?

Potete scrivere "Tizio disse qualcosa in una lingua sconosciuta a Caio", o ancora "disse Sempronio nella sua lingua". (Come fa Licia Troisi, per capirci).

Mi rendo conto che questa soluzione possa sembrare più sbrigativa, tuttavia inventarsi un'altra lingua richiede tempo, impegno e predisposizione. Tempo che potreste utilizzare per tanto altro, ma ripeto, dipende da quali sono i vostri scopi e i vostri obiettivi.

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