Inganni ed enfasi

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Avrete sicuramente visto casi in cui l'inganno di un personaggio viene scoperto, o comunque riceve delle accuse.

Benché non sia sempre vero, una reazione esagerata a tal accusa può essere un meccanismo di difesa, oppure un segno della perdita dell'autocontrollo. 

Questo perché il primo pensiero sarà fingersi estraneo al fatto, magari ostentando stupore. Certo, uno può davvero essere offeso, ma guardate questo esempio:


Qui Bilbo Baggins dialoga col drago Smaug.

A 2:40, Bilbo finge stupore (socchiude gli occhi e guarda il drago con perplessità), ma dà troppa enfasi quando esclama "nani, dici?". Questo è un piccolo indizio che fa capire anche a un esterno che sta mentendo. 


C'è anche questo esempio: un classico di molte opere è il momento in cui il criminale/nemico di turno afferma di avere con sé una bomba e di essere pronto a farsi esplodere, oppure un detonatore, e così via. Ma se lo alzi e lo mostri stai indicando il tuo punto debole. Nel film Hancock, il protagonista tagliava la mano al criminale. 

Se invece affermi soltanto di avercela, l'eroe non saprà dove colpire: è una bomba sul petto che si attiva a pressione? Ce l'hai in tasca? E se sì, quale? 

Qualcuno potrebbe dire "ma sta mentendo, se ci fosse davvero la mostrerebbe!" Certo, ma secondo voi è così difficile che un criminale di un certo livello fabbrichi un falso detonatore? O che un mago mostri una falsa gemma magica che esploderà una volta caduta/colpita, quando in realtà è solo un prodotto di bigiotteria?

L'unico caso accettabile che mi venga in mente avviene in The Boys, in cui uno dei protagonisti afferma che "toglierà il dito" dal pulsante. Il dito a sua volta si sposterà una volta che il Patriota avrà colpito. In tal caso tenerlo nascosto non servirebbe a niente e anzi intralcerebbe.

Ripeto, NON è sempre valido, perché ognuno è a sé. 

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