Gli spiegoni

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Le spiegazioni devono essere presenti nel libro, specie se si tratta di un mondo immaginario, altrimenti il lettore capirà ben poco.

Però devono essere dosate e inserite con attenzione. Non ha senso che due soldati che parlottano tra loro spieghino nel dettaglio cose che già conoscono

"Ah, presto, non attardiamoci nel bosco, dobbiamo raggiungere il caporale Tizio, che alla testa di un plotone di diciotto uomini sta cercando il fuggiasco Caio, colpevole di sobillazione! Ormai sarà arrivato di fronte al Passo del Ragno, dove, secondo la leggenda, vive un orrendo essere a forma di ragno!"

Aggiungete il protagonista che origlia ed è fatta. 

Ma allora come fare, se volete inserire qualche spiegazione?

In primo luogo, nessuno di vieta d'inserire qualche riga. In Eragon, ad esempio, la voce narrante ci dà un paio di righe per dirci chi sono i Varden, ossia i ribelli. 

Se però vi serve uno spiegone più corposo, fate sì che sia contestualizzato.
Esempi vari:
- nel trono di spade, Ned Stark recita la frase di rito dell'esecuzione; in questo modo noi lettori possiamo avere delle informazioni (rito/cerimonia)
- in Eragon, Brom racconta l'ascesa del tiranno (racconto popolare)
- in Harry Potter i protagonisti cercano libri e assistono alle lezioni (informazioni meno note)


Attenzione: si può correre il rischio si sbattere in faccia troppe informazioni al lettore, oppure che la spiegazione sia troppo dettagliata. 
Come per tutte le cose, lo schema serve solo a costruire lo scheletro. In resto dipende da abilità ed esperienza.




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