Cattivi monodimensionali e realtà

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Nella vita di tutti i giorni può capitare d'incontrare dei veri cattivi monodimensionali, gente caricaturale che ha come unica caratteristica l'essere spregevole e arrogante.

Citando degli esempi che io ho conosciuto di persona:
- bulli che ti colpiscono e credono che tu non reagisca per paura, quando tu li guardi con commiserazione dall'alto al basso nel tentativo di far capire loro che senti appena i loro micidiali colpi (e io non ero affatto forte);

- quarantenni che si sentono fighi perché fanno i cyberbulli su Internet e sono circondati da altri coetanei che fanno donazioni alle loro pagine per poter a loro volta fare i cyberbulli;

- altri bulli che comunicano urlando e bestemminando, che si atteggiano a macchine di morte, ma al primo colpo che subiscono scoppiano a piangere e tirano fuori un "lo dirò alla mamma!" che fa sembrare Joffrey una persona con dignità;

- ragazze tutte truccate, popolari, ricche, che passano le giornate a fare casino anziché studiare e si divertono a umiliare i coetanei timidi e incerti, per poi deriderli. No, non erano anche cheerleader e maggiorate, ma se ci fosse stato quello sarebbero state l'incarnazione di uno stereotipo;

- una vera e propria Dolores Umbridge che però era coperta dai piani alti, di vetrina dolce e umile e nei fatti perfida e soddisfatta solo se vedeva gli studenti che venivano umiliati e se ne andavano a capo chino. Se poi tali studenti erano parenti di gente che l'aveva aiutata, tanto meglio;

- adulti che vanno in ferrari anche per prendere il pane ma che poi fanno ogni cosa al risparmio per poter risparmiare sulla benzina, in modo d'andare in giro per tutta la città e urlare "guardatemi, ho la ferrari!". (questi se ben approfonditi possono essere interessanti, ma se il loro unico pensiero è "nooo, voglio avere tanti soldi e sfottere i poveri!" saranno piuttosto noiosi). 



Per farla breve, avete presente la tipica fanfiction squallida, col bad boy di solito "interpretato" da Justin Bieber o Harry Styles? Prendete uno con la sua stessa caratterizzazione e vocabolario, ma mettetelo che quando è ora di farsi valere le prende da Sansa Stark. Non Arya (che mena), Sansa. Persone del genere, purtroppo, ci sono. La loro controparte è l'Oca Generica.

Ma quando si legge un libro, si vuole di più. I cattivi del genere sono totalmente senza spessore, senza carisma. Se scrivete un libro (di qualsiasi genere) vi consiglio caldamente di evitare queste figure, oppure caratterizzatele diversamente, aggiungete elementi che li rendano meno fastidiosi e che spingano il lettore a pensare.

Volete mettere il ricco che se la tira come se ce l'avesse solo lui? Mostrate che in realtà non è così ricco, che aveva delle ambizioni e dei sogni di grandezza, che questi sono sfumati e che fa la ruota del pavone solo per nascondere di essere debole e vulnerabile. Puntate il dito contro la società in cui devi avere tanti soldi per essere rispettato. 

Volete mettere un bullo di quartiere? Mettete che è amareggiato e turbato dalle liti in casa e mostratecelo che cerca di uscire da quei giri. O ancora mettete che crede di poter sfondare nella criminalità ma va solo incontro al disastro, anziché diventare un padrino nell'arco di un anno.


Lo so che il libro dovrebbe rappresentare la realtà (o almeno esserne una metafora) ma certe volte la realtà è incoerente, ridicola. Provate a guardare com'è la politica italiana da anni e ditemi se non è assurda. Provate a leggere verdetti di giudici che hanno scritto "dare 30 coltellate a una persona non vuol dire tentare di ucciderla" e tanto altro.

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