Il tiranno in incognito e il complesso del Messia

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Quando si parla di tiranni s'immagina qualcuno come Sauron, che vuole dominare tutto e tutti, magari in nome di un perverso concetto di ordine.

Ma c'è un altro tipo di tiranno, ossia quello in incognito: si tratta di una persona che vuole portare giustizia e amore. 

Ideale meraviglioso, ma ha una caratteristica: non si smuoverà dalle sue posizioni. Non importa che tutti i saggi gli dicano che sbaglia, lui non sarà soddisfatto finché non avrà provato. E se fallirà, proverà ancora. E se fallirà per tutta la vita, morirà dicendo che ha solo sbagliato l'applicazione o che ha fallito per colpa di eventi inaspettati e imprevedibili (es: una calamità naturale).

Esempi:

- se lui è il leader di una comunità sperduta tra le montagne e in crisi, nel caso decidesse di non usare i bambini come forza lavoro, non li userà;

- se ha deciso di seguire una vita onorevole, non infrangerà il suo onore nemmeno se metterà a repentaglio la sua vita e quella dei suoi cari; può anche perdere una battaglia e causare la morte dei suoi fedeli, ma se il suo ideale è la lealtà, vedrà le loro morti come una tragica fatalità;

- se lui pensa qualcosa e il generale ne dice un'altra, lui penserà che il generale si sbagli;

- se è lui il re, esilierà o spoglierà di autorità chiunque non è d'accordo con lui.

Ora prendete gli ultimi due esempi e rigirateli: quanti tiranni o malvagi sono nati in questo modo? E quanti eroi e ribelli?

A seconda del contesto ci troveremmo di fronte alla nascita di un grande eroe o di un folle tiranno... o anche entrambi, perché tutti noi oscilliamo su una fune grigia e ci spostiamo continuamente dalla parte grigio scuro a quella grigio chiaro, o viceversa. Ma una folata improvvisa può farci cadere: dove finiremo?

Nel bianco, e saremo finalmente dei sovrani illuminati? O nel nero, e saremo ricordati come gli uomini più crudeli della storia?


Qui mi riallaccio al "complesso del messia". Come dice il nome, il soggetto in questione si sente il dovere di "salvare il mondo" da una qualche minaccia.

Light Yagami ce l'aveva, e con lui Hitler, e probabilmente Zamasu di Dragon Ball. Non di rado chi ha questo complesso si sente un inviato di Dio, o crede perfino di essere una divinità. La filosofia in tal contesto si riassume in "il fine giustifica i mezzi".


Ciò vi potrà permettere di giocare con gli stereotipi: un eroe estremamente idealista e determinato che lotta contro un villain idealista può portare a un interessante contrapposizione tra le parti, facendo notare quanto sia labile il confine tra giusto e sbagliato. 

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