Cosa fa progredire una civiltà?

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Di recente ho letto Armi, acciaio e malattie, un libro splendido per affrontare il world building.

Il libro risponde a una grande domanda: come mai ci sono sempre state simili differenze tecnologiche tra paesi (es: l'Europa e il Nuovo Mondo)?

Semplificherò, perché non si possono riassumere i dettagli di un saggio in un articoletto, e vi incito a leggere il libro completo. :)

Ci sono vari fattori da considerare:

- in primo luogo dobbiamo guardare gli animali: delle 14 grandi specie addomesticabili, 13 si trovavano nel continente Euroasiatico (consideriamo anche il Nordafrica); animali addomesticabili significano grandi aiuti in vari campi: agricoltura, trasporti e guerra. L'unico presente nelle Americhe è il celebre lama (quello de "Le follie dell'Imperatore") che non è stato utile come il cavallo;

- geografia: le barriere naturali sono un grave ostacolo agli scambi d'idee (pare che la scrittura dei sumeri abbia influenzato molti popoli), inoltre se ci spostiamo da Est a Ovest (o viceversa) il clima dovrebbe restare costante e favorire l'agricoltura e l'allevamento, ma le Americhe non sono tanto larghe; l'estensione dell'Eurasia consente anche una grande diversità di specie; aggiungiamo che sì, il Sudafrica aveva potenziale... ma prima bisognava attraversare interi deserti, e un deserto è una barriera bella tosta; infine l'agricoltura del Vecchio Mondo era più ricca di proteine; le barriere geografiche americane hanno anche impedito alla ruota di andare lontano e incontrare il lama; 

- se si sviluppa l'agricoltura, aumenta la popolazione (i due fattori vanno di pari passo). Va detto che la Mezzaluna Fertile contiene piante molto più facili da coltivare rispetto a tanti altri paesi; sono anche sono più fruttuose e stagionali;

- se aumentano le risorse, è possibile la specializzazione: non si è più artigiani occasionali, ma professionisti; più la specializzazione avanza, più lo fa la tecnologia;

- ovviamente l'agricoltura su vasta scala implica la sedentarietà, e quindi la costruzione di edifici (formazione di città);

- questo a sua volta porta alla necessità di maggiore organizzazione, ed è qui che la scrittura diventa importantissima. Certo, può essere usata solo in particolari occasioni, ma più questa si diffonde, più è facile tramandare le nozioni e le esperienze; purtroppo molti nativi (tra cui l'Imperatore Inca catturato da Pizarro) non avevano manuali di strategia militare;

- se si accumulano le risorse e si portano stabilità e maggior benessere, è più facile che si facciano esperimenti di vario genere. Molte invenzioni sono state realizzate senza che si sapesse bene cosa farne;

- l'allevamento delle varie specie addomesticabili implica lo stare a contatto con esse e tutti i loro scarti; è facile prendere delle malattie, che fanno sì delle stragi, col risultato che si realizzano dei potenti anticorpi; i nativi americani non hanno avuto tale fortuna.

Ma come mai l'America aveva così pochi animali allevabili? Solo sfortuna?

Sì, ma per cause particolari: sappiamo tutti che l'essere umano è partito dall'Africa, e da lì si va in Europa e Asia. Per arrivare alle Americhe, l'uomo ha dovuto prima viaggiare moltissimo e imparare a sopravvivere in climi freddi e rigidi. Quando giunse, era già un cacciatore provetto. Gli animali americani se lo sono trovati di fronte all'improvviso, ed è cominciato un grande conflitto. Se quelli europei lo hanno conosciuto quando era primitivo e ci sono stati degli adattamenti graduali (familiarizzazione, imparare a evitarlo, addomesticazione...) qui c'è stata subito una guerra, che ha portato allo sterminio di molti animali che sarebbero stati utili.

Ciò implica anche che la civiltà americana è partita con grandissimo ritardo.

Quindi lo schema è:

familiarizzazione con gli animali/piante più coltivabili ---> addomesticazione ---> maggior raccolta di risorse ---> aumento della popolazione e stabilità ---> specializzazione/aumento complessità sociale/aumenti degli scambi culturali ---> sviluppo tecnologico/scrittura ---> conservazione delle nozioni e ulteriore sviluppo.   

Altro dettaglio da considerare, specie se scrive di imperi e regni: l'unità porta dei vantaggi nel breve termine, ma nel lungo termine si presenta un problema: se un continente si unisce, ci sono meno conflitti, il che implica una minore corsa alla tecnologia, con ogni innovazione che deve essere raccolta se non si vuole essere spazzati via. Inoltre, mentre tanti regni divisi hanno vari sovrani, e quindi basta che uno approvi un'innovazione efficiente perché questa si diffonda, un impero unito ha un solo sovrano, che può approvare o bloccare tale innovazione.

Per l'unità, guardate anche la geografia: la Cina si è unita perché ha una forma più regolare dell'Europa, con fiumi navigabili e molte meno barriere geografiche. E sapete perché non è stata la Cina a scoprire l'America? Perché, durante il 1400, ci fu un conflitto interno e la casta che prese il potere, per sabotare i rivali, represse la navigazione e fece chiudere i porti! Perché i rivali li gestivano!

Non dimenticatevi anche di altri fattori: lo schiavismo non stimola le innovazioni tecnologiche, la tolleranza verso idee diverse aiuta il cambiamento, e conta anche la tutela dei brevetti.

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