Cattivo vs supercattivo: differenze?

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                                                                                                   "PRESENTATION!" 
                                                                                                       (Megamind)

Non è solo questo. Anche se volete fare un signore oscuro alla Sauron, rispetto ai villain minori, dovrà avere una serie di caratteristiche diverse. Non basta che sia una versione potenziata dei predecessori.

Premessa: questo discorso non vale solo per i cattivi, ma per gli antagonisti in generale (solo che non ho mai sentito il termine "superantagonista"). 


1) Ideologia sensata: l'esempio più comune è "il mondo è nel caos, io porterò l'ordine". Però se tal villain lascia dietro di sé una scia di distruzione e morte, allora l'ideologia non sta in piedi. Mettete, per esempio, un tiranno che però ha portato davvero pace e prosperità nell'impero che ha conquistato: i banditi sono pochi, i conflitti interni sono quasi inesistenti. Ma è ambizioso e vuole puntare oltre, oppure teme che il potere gli venga portato via. O ancora vuole l'immortalità, perché i suoi ambiziosi figli non hanno ben appreso la sua filosofia e quindi non saranno in grado di mantenere la stabilità. Ed ecco che il tiranno muove guerra agli elfi immortali e ai loro segreti. State attenti, però: un tiranno con un'ideologia sensata può finire col diventare l'eroe che cerca di fermare il ribelle portatore di caos.

Qui apro una parentesi sulla saga di Eragon: molti fan hanno criticato la campagna militare contro Galbatorix. Di fatto, i ribelli hanno devastato l'Impero, messo a ferro e fuoco città, fatto delle stragi di coscritti, e, da quel che ho letto, messo a morte chiunque non giurasse fedeltà. Mettiamo anche da parte questo pensiero, non c'erano delle soluzioni diverse? Del tipo "aumentiamo la popolazione degli elfi facendo più figli ed espandiamo il popolo e al tempo stesso inviamo vari ambasciatori e cerchiamo delle forze d'appoggio?" Il risultato, agli occhi esterni, risulta più un passaggio di consegne da un tiranno all'altro. 


2) Classe. Non si tratta solo di fare il figo ed essere carismatico. Un tiranno che si fa scudo con dei neonati è crudele, perfido, ma provate a immaginarvi un tipo col potere di un semidio che si nasconde dietro a un bebè. Quanto sarebbe patetico? Si tratterebbe di un villain capace solo di suscitare repulsione; ci sta che usi qualche trucchetto (es: ha nascosto degli scagnozzi dietro a una colonna, ha una pistola nascosta, eccetera) ma un conto è essere astuti, un conto è abbassarsi ai metodi della feccia.


3) Background interessante: non deve per forza riassumersi in "i cattivi hanno ucciso la mia famiglia". Ma provate a pensare se il tiranno fosse nato in un sereno villaggio distrutto da dei... disertori indisciplinati? Da qui nacque il suo desiderio di non essere più una vittima e di portare ordine; dopo deve accadere altro, s'intende.


4) Percorso di crescita. Il villain deve crescere e maturare. Può scoprire l'importanza del suo ruolo, decidere di cambiare ideologia, e così via. Volete la prova? Qual è il personaggio più amato di Avatar? Il 99% vi risponderà "Zuko", l'altro 1% è stato pagato o ricattato per mentire. E chi è il personaggio più amato di Ken il Guerriero? Raoul, il re di Hokuto, la cui figura è stata celebrata per tutta la seconda stagione; questo rende l'antagonista un "protagonista aggiuntivo" che segue un percorso parallelo all'eroe.

5) Contrapponetelo a qualcuno ben peggiore di lui. Sì, Azula, parlo di te e anche di Zhao. 

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