Le sfaccettature di Boromir

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Boromir è probabilmente il personaggio più sfaccettato della Compagnia dell'Anello, sebbene appaia per soli (secondo un articolo che ho letto) 25 minuti.

Analizziamolo insieme!

- Fin dalla sua prima apparizione, ci viene presentato come un uomo altamente ligio al dovere; con una sola frase ci fa capire la sua situazione e gran parte delle sue motivazioni;

"A lungo mio padre, sovrintendente di Gondor, ha tenuto le forze di Mordor a bada! Grazie al sangue del nostro popolo, tutte le vostre terre sono rimaste al sicuro!"

- Boromir però non è l'erede al trono di re, ma di sovrintendente. Per quanto il suo casato agisca, il popolo (anche a causa di alcune figure, come Gandalf) sa che non sono i veri regnanti. Questo infonde in Boromir ulteriore frustrazione: sta cercando di fare del suo meglio, ma viene ancora considerato il figlio di un reggente, e di colpo (ai suoi occhi) spunta un presunto erede, tale Aragorn, a prendersi il merito e il posto;

- Boromir ammira gli eroi del passato: quando, durante una sosta, trova i resti di una spada leggendaria (tipo Excalibur), la impugna, probabilmente immaginandosi nell'atto di combattere con la spada completa. 

"Ah... i frammenti di Narsil. La lama che staccò l'Anello dalla mano di Sauron. (si taglia) Ah! È ancora affilata!"

Poi guarda Aragorn, vero erede del trono e di quell'arma, e la tratta con disprezzo, definendola "un cimelio in frantumi".
Da queste frasi emerge un'ammirazione seguita da disprezzo perché sa di non essere l'erede, quindi un rapporto di amore/odio; volendo, potrei perfino supporre che si sente "respinto" da questi eroi, solo perché non è di nascita abbastanza nobile. Potremmo quindi ipotizzare che non accetti Aragorn anche per invidia.

- Per quanto sia un guerriero orgoglioso, nelle situazione critiche non si fa problemi a chiedere aiuto, suonando il corno/olifante. Questo è un dettaglio molto interessante, perché è ispirato alla Chanson de Roland, dove però Orlando si rifiuta di suonare subito il corno, per questioni d'onore. Ma per Boromir il chiedere aiuto non è un disonore, specie se ci sono altre vite da proteggere al di fuori della sua;

- da un breve flash-back vediamo che Boromir ama il fratello nonostante questi sia amico di Gandalf, che ricorda che sono dei reggenti (quindi ama il fratello anche se questo va contro i suoi interessi);

- sempre nel flash-back, quando festeggia la vittoria, beve della semplice birra. Non si sposta da qualche parte col fratello, ed è probabile che, se non fosse arrivato il padre, avrebbe festeggiato coi suoi uomini (quindi è un comandante che però sta a contatto coi soldati, senza creare barriere);

- in quel flash-back vediamo anche quanto sia devoto al padre;

- proseguendo con le sfaccettature, vediamo che ha un lato giocoso, quando allena un po' gli hobbit; si allarma subito appena teme di averne ferito uno, ma quando questi lo assaltano a tradimento ("per la contea!") scoppia a ridere;

- a tal proposito, nel film è lui a fermare Frodo quando sta per andare ad aiutare Gandalf, teoricamente salvandolo dalle frecce dei goblin; Boromir quindi, per istinto, è portato a proteggere le figure che gli appaiono deboli; 

- dopo la morte di Gandalf, quando Aragorn dice che devono sbrigarsi, Boromir esclama "concedi loro un momento, te ne prego!", perché i giovani amici di Gandalf sono psicologicamente distrutti; oltre al mostrare il suo istinto protettivo, mostra una certa umiltà; 

- infine, Boromir vuole l'anello perché ha paura che Sauron se lo riprenda e distrugga il regno (la sua paura si nota anche quando l'elfa Galadriel, che legge nei cuori, lo fa tremare e chinare lo sguardo. Lei scorge la sua paura e lui non vuole mostrarla). Addirittura Boromir piange dopo aver cercato di derubare Frodo, a dimostrare che ormai Boromir è vicino a un crollo psicologico;

- in punto di morte, accetta Aragorn come re, e quando questi arriva, non chiede aiuto per sé, ma lo incita subito a salvare i compagni catturati.


Quindi Boromir, in circa 25-30 minuti, mostra di essere:

- protettivo verso le figure infantili/deboli e dotato di un lato giocoso (un fratello maggiore)

- frustrato dalle perdite del suo regno ma fiero delle sue capacità (un orgoglioso comandante)

- inizialmente ostile ad Aragorn anche per i mancati riconoscimenti (un invidioso)

- vuole l'anello, seppur per difendere il regno (uno spaventato)

- vorrebbe essere di più (un ambizioso).

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