Creazione di un personaggio: i cinque punti

257 17 20
                                    

AVVISO: in questo articolo sono presenti spoiler su "Il gatto con gli stivali 2", due parole su Rings of power e spoiler su altre opere uscite da parecchi anni.


Che sia il Protagonista, l'Antagonista o un secondario, ogni personaggio completo deve seguire determinati punti.

Gli errori comuni sono tanti: si può creare un eroe troppo perfetto, un villain con motivazioni non chiare o inattaccabili, un antieroe con così tanti lati negativi da mettere in ombra i positivi, e così via. 

Analizziamo i cinque gli elementi. Non dovete elaborarli o presentarli in quest'ordine, però devono esserci. 

- Il personaggio (non importa il suo ruolo) deve avere una MOTIVAZIONE: anche solo restare in vita può esserlo, ma per farla sentire è meglio che vi parli di Joel Miller di The last of us.

Nell'introduzione al gioco, lo guidiamo in una fuga disperata nel tentativo di salvare la figlia, che verrà uccisa da un militare col compito di non far passare nessuno onde impedire il diffondersi della pandemia. La morte della ragazzina si rivelerà inutile, anche perché NON era infetta! Un evento del genere, seguito da vent'anni di disperazione, può alterare totalmente la scala dei valori della persona, che precipita quindi nel cinismo e nella paura.
Joel è un sopravvissuto, vive in un mondo post apocalittico dove sono comuni cannibali, banditi, zombie e leggi marziali. L'unico obiettivo è sopravvivere. Poi tal obiettivo cambierà con lo sviluppo del personaggio, ma all'inizio è quello. La motivazione iniziale potrà influire sugli eventuali cambiamenti e sui nuovi obiettivi, perché spesso è causata da un'esperienza/serie di esperienze devastanti. 
Si consiglia di rendere il perseguimento dell'obiettivo progressivo, onde creare atmosfera: se l'eroe deve farsi largo tra le insidie del nemico, non sapere a che punto è riduce il pathos; ugualmente, se il villain sta procedendo col suo diabolico piano, sarà difficile percepire. Pensate a Thanos con le gemme dell'infinito: noi sappiamo che le gemme sono sei, ma se il numero fosse stato sconosciuto, e con esso le dimensioni? Immaginate che servano mille gemme e che lui ne abbia raccolte tre. Dov'è l'atmosfera? Ma se ne servissero solo sei? Ecco che cambia tutto!

Ricordate che l'obiettivo deve essere concreto, o almeno comprensibile. Se il personaggio ha in mente qualcosa di vago e generico, allora il lettore si ritroverà meno coinvolto. 


- Il secondo elemento è che il Protagonista deve essere gradevole, in modo da creare una CONNESSIONE col lettore. Non occorre creare un paladino come Superman, ma per prima cosa dovete fargli compiere un gesto che stimoli le simpatie: la prima impressione è sempre importantissima. Il gesto deve avere un senso logico con conseguenze logiche. Se mostrate un personaggio che si oppone a una brutale dittatura, ma viene solo redarguito, allora state sbagliando.
Fate attenzione se volete far conoscere il personaggio gradualmente: il lettore potrebbe trovarlo sgradevole e mollare la lettura prima di arrivare al punto in cui mostra i lati migliori. 

Se volete fare una cosa ambigua, sottolineate i lati positivi e la necessità. Ned Stark decapita personalmente un disertore, ma lo fa secondo le regole: ascolta le sue ultime parole, agisce di persona, lo fa perché è necessario.

Adesso vi mostro un esempio di cosa NON fare. Purtroppo non ho trovato il video completo.

In Rings of Power, Galadriel guida una spedizione di elfi, e a momenti lasciava indietro, sotto una tormenta, uno dei soldati che non ce la faceva più. Le dicono di fermarsi, ma lei non si volta se non dopo varie insistenze.
Qui gli sceneggiatori hanno tentato di mostrarla altruista, fallendo: lei dona al soldato esausto il suo mantello, ma perché non lo ha fatto prima? Non sa che i suoi soldati non sono al suo livello, e quindi avranno bisogno di protezioni che a lei non servono? Considerate che loro sono a pezzi, lei è ancora piena di energie. E se sono così inferiori, perché se li porta dietro?

Una volta visto un edificio abbandonato, ci entra coi suoi guerrieri, che vengono sorpresi da un troll.
I soldati vengono battuti come niente, ma Galadriel sbaraglia il troll. Si vede che i soldati sono stanchi (otto o nove elfi, si suppone guardie scelte, vengono battuti da un solo troll? Dovevano essere sfiniti!) eppure Galadriel se ne frega e intima solo che partiranno il giorno dopo. Non si sincera della loro condizioni, non fa discorsi motivazionali... nulla. Li sta solo guidando verso la morte e ogni tanto dona loro qualcosa che a lei non serve, giusto per tenerli in vita e non dover abbandonare la missione. 

Consigli di scritturaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora