Il gesto inaspettato

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Uno dei momenti che più coinvolge il lettore (o lo spettatore) è quando il personaggio ritenuto spregevole si dimostra onesto, coraggioso o altruista. Colpisce proprio perché non te l'aspetti e alza tantissimo l'indice di gradimento.

Ecco alcuni esempi vari:

Nel terzo film di Harry Potter (nel libro la scena non c'è) Piton protegge Harry e gli altri dal lupo mannaro, a rischio della propria vita



In Spiderman, J.J. Jackson, pur essendo sembrato uno spietato direttore che guarda solo il profitto, piuttosto che mettere in pericolo la vita di Peter Parker, preferisce rischiare la propria di fronte al Goblin, un pazzo che aveva già fatto stragi e attentati. Quanti di noi avrebbero il coraggio di fare una cosa del genere?



In un film di Asterix, a 0:45, mentre i soldati normali vengono imboccati della pozione, il centurione si fa immediatamente, serio, la prende e si lancia in battaglia senza esitazione. Non ci sono molti commenti, ma Asterix gli rivolge uno sguardo stupito. Il centurione invece non guarda nessuno, come a dire "è mio dovere". Non si aspetta ringraziamenti o lodi. 


Questi gesti aprono numerose porte:
- in primo luogo, colpiscono chi segue, perché non se lo aspetta; 
- ti mostrano com'è realmente il personaggio, che fino ad allora abbiamo conosciuto in ambito lavorativo, oppure che avevamo visto dal punto del nemico;
- apre la porta a possibili redenzioni;
- c'è il fascino dello tsundere (ossia di quello che vorrebbe esternare i sentimenti ma non può, spesso per costrizioni sociali); 
- apre svolte di trama (perché ha aiutato? E' un infiltrato? E' un guerriero onorevole che non approva certi progetti? Oppure vuole manipolare gli eroi?)

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