Errore comune: unintentionally unsympathetic

146 19 8
                                    

Involontariamente antipatico, ossia "chi scrive cerca di farvi empatizzare col personaggio, non ci riesce e crea l'effetto opposto". Solitamente si tenta di usare un retroscena traggggico, volto però a giustificare anche i comportamenti più estremi. 

Questo errore rischia di rendere sgradevoli personaggi importanti. L'esempio più grandioso che mi venga in mente consiste in The last of us - second part, che io non ho giocato e su cui non mi esprimo, mi limito a riportare. 

Nel gioco, il protagonista del primo capitolo, Joel, viene ucciso da Abby e dai suoi amici, per vendicare il proprio padre, che a sua volta Joel uccise per salvare la figlia adottiva, Ellie. (sto semplificando)

La narrazione cerca di farci empatizzare più volte con Abby e i suoi amici, ma fallisce miseramente nella stragrande maggioranza dei casi: molti utenti hanno dichiarato che, quando Ellie va a cercare Abby e gli altri per vendicarsi, avrebbero voluto una foto con gli amici di Abby  su cui tracciare una X ogni volta che ne uccidevano uno. Le morti, per quanto tragiche e simboleggianti la caduta nella follia e nell'autodistruzione di Ellie, sono invece risultate gratificanti. Alcuni hanno perfino definito "idiota" prima farci uccidere il cane di Abby, per poi mostrarci un flash-back in cui Abby gioca con lui.

Altro esempio famoso è Boa Hancock di One Piece: essendo stata rapita da bambina assieme alle sorelle, torturata dagli schiavisti (Governo Mondiale), marchiata a fuoco e poi fuggita grazie a un sabotaggio che ha permesso una fuga di massa, ci si aspetterebbe una discreta dose di empatia. Ci si aspetterebbe che ci tenga al popolo di amazzoni che la venera. Invece parte subito come arrogante e spregevole: dà un calcio a un gattino che era sulla sua strada (scena censurata in Italia, mi pare, dove si limita a polemizzare), distrugge una sua statua costruita dalle bambine perché brutta, pietrifica delle servitrici perché hanno aiutato uno straniero. Perfino la sua fobia per gli uomini non appare giustificata, perché nel Governo Mondiale ci sono tante schiaviste donne e molti schiavi uomini. Inoltre Hancock SA che ad aver liberato lei e le sue sorelle è un maschio, seppur non umano!
Quindi la fobia può essere comprensibile (non giustificabile), il resto proprio no!
A renderla più odiosa c'è la sua filosofia, secondo cui le sarà perdonato tutto in virtù del suo essere bella (questo si collega al tropo chiamato "I have boobs, you must obey!". Si chiama davvero così).



E come dimenticare i bad boy ficcinari? "Sono così perché mio padre picchiava mia madre!"

Molti risponderebbero così:

Molti risponderebbero così:

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.


Questo errore è particolarmente comune negli scrittori alle prime armi, ma tutti possono ricaderci. Un caso estremo si verificò in una storietta che uno che conoscevo scrisse alle medie: nel contesto, gli orchi avevano fatto un torto alla sua trasposizione (quale? Non si prese la briga di spiegarlo) e questo lo giustificò e glorificò nello schiavizzare e sterminare l'intera specie. 
Chi segue Demoni di EFP ricorderà anche le vicende del "Malvagio AbomiGno", intenzione a compiere degli eroici genocidi in nome di presunti torti che gli erano stati arrecati qualche era fa. Ovviamente è molto difficile trovare eroici questi gesti o anche solo grigi. 



In proposito c'è anche una scena che scrissi tanti anni fa, ma non pubblicai mai perché faceva parte di una fanfiction incompiuta.

Qui un crudele sceriffo faceva prigionieri dei cittadini. Questi rifiutano di sottomettersi al malvagio imperatore, così lo sceriffo, fervente sostenitore del libero arbitrio, li gettava su una piastra ardente. Quando il paladino giungeva, lo sceriffo si giustificava: "io ho dato loro una possibilità, quando si sono opposti non ho avuto altra scelta che bruciarli vivi. Non prendertela, è il libero arbitrio".
Il paladino poi lo sconfiggeva. Nella mia idea originale, lo trascinava verso la lastra ardente, ripeteva le sue stesse parole ("non ho altra scelta. Non prendertela, è il libero arbitrio") e lo bruciava vivo.
Il mio amico Evgenij, però, più saggio e più acculturato di me, mi disse che potevo scriverla se volevo mostrare l'eroe cadere, ma non potevo presentarla come un gesto giusto. Dopo qualche esitazione mi propose di mettere il paladino che trascina il nemico verso la lastra ardente, ma poi lo uccide in modo indolore, oppure lo cattura e basta, dicendogli: "per tua fortuna, anch'io dispongo del libero arbitrio, e lo userò per mostrarmi migliore di te!"

Il principio è questo: aver subito del male non ci rende giustificati a fare altrettanto male e/o essere delle persone spregevoli. Sono comprensibili l'odio, il desiderio di vendetta, ma deve esserci moderazione: fate vedere che il vendicatore non vuole diventare come chi odia, mostrateci che è diviso tra il senso di giustizia e il desiderio di vendetta oppure che cerca di evitare di coinvolgere innocenti. La moderazione è proprio l'elemento chiave per creare un personaggio grigio, un anti eroe o un anti villain. 

Consigli di scritturaWhere stories live. Discover now