Governo e politica

253 29 24
                                    

Le forme di governo principali sono: monarchia, oligarchia e democrazia.

Una variante di queste è la teocrazia: in tal caso il re, o chi per lui, è al potere per diritto divino, ed esercita l'autorità divina. Dato che le autorità politiche e religiose coincidono, è probabile che il re sia anche l'equivalente del papa.


Analizziamole una a una:

Monarchia: retta da un singolo individuo. Ne esistono di varie forme: assoluta (il re ha tutti i poteri), parlamentare (i poteri del re sono limitati dal parlamento, eletto dal popolo) e costituzionale (simile alla prima, ma il re ha dei poteri intermedi);

Nel caso nel vostro contesto ci fosse un monarca, dovete anche stabilire in che modo viene scelto. Si tratta di un tiranno che ha preso il potere con una rivolta? Si passa di padre in figlio? I fratelli o i figli sono i primi eredi? Viene scelto tra i casati maggiori dopo una qualche prova? Che diritti ha il suo/la sua consorte? Che impegni di governo ha? Il re è vulnerabile a scandali? Quanto è saldo il suo governo? Ci sono altre forme di potere, e se sì, come sono i rapporti? Quanto teme la volontà popolare? Sono tutte domande a cui dovete rispondere, a patto che possano avere influenza sulla trama.
Il re (anche assoluto) può essere affiancato da vari nobili, che gli fungono da consiglieri.

Dovreste anche precisare se stiamo parlando di un re o di un imperatore.

- Imperatore: governa un Impero, ossia tiene sotto controllo dei popoli con usi e costumi diversi; Imperatore significa "colui che esercita il potere coercitivo/militare"; gli Imperi spesso hanno sotto il loro controllo le province (l'intero territorio conquistato, che può essere anche in altri continenti) e le colonie (che indicano solo la città costruita/occupata);

- Regno: la cultura in questione è una sola; ci sono stati re al servizio d'Imperatori, ma è una cosa rara; di solito il regno è più piccolo di un impero.

I sovrani di certo disponevano di collaboratori. Tra questi salta all'occhio la figura del viceré. Nonostante questa possa sembrare la più alta, in realtà era solo onorifica ed era equivalente a quella di un governatore. Spesso era data a un parente stretto del sovrano (fratello, figliastro...)

Il fatto che l'imperatore regga un impero non implica che tutti gli imperi siano retti da un imperatore. Possono anche esserci assemblee.


Quindi stiamo parlando di un'altra forma di governo.

Oligarchia: governo dei pochi. Può trattarsi di un'assemblea di nobili (in tal caso si parla di aristocrazia) oppure di persone che detengono altre forme di potere (es: un'assemblea dei presidenti delle multinazionali). Eventualmente, se siete in un fantasy, ci può stare l'assemblea dei maghi. La sua controparte tecnologica è la tecnocrazia, in cui il potere è detenuto da un'assemblea di tecnici/specialisti delle varie scienze.

Apriamo una parentesi per elencare i titoli feudali più importanti. Potete inserirli sia come collaboratori di un re che come membri di un'assemblea.


- Principe (non ereditario): regge il principato; un principato può essere grande come un regno, oppure di dimensioni ridotte. Non è però sempre stato così. Il termine principe deriva dal latino princeps: in ambito politico indicava il "primo tra i pari", ossia il rappresentante politico di un gruppo di persone, di alto grado, di dignità pari alla sua. Aveva funzione di coordinamento. Questo rendeva il principe di Roma quasi monarca costituzionale

- Duca (le varianti superiori sono arciduca o granduca)

- Marchese/margravio (la marca da lui controllata è un territorio di confine, quindi spesso in stato bellico)

- Conte

- Visconte (come dice il nome, il visconte in origine era il vice del conte)

- Barone (il più basso dei titoli nobiliari con feudi, di solito i baroni rispondevano ai conti, di rado direttamente al re).

I successivi possono considerarsi nobili, ma non per questo sono amministratori dei feudi. I titoli poi variano a seconda del paese.

Ricordate di mettere anche in chiaro se questi nobili sono i proprietari effettivi dei feudi o solo degli amministratori con piena autorità. Ciò influirà sulla successione (che deve essere approvata dal sovrano), sul livello di dipendenza (possono essere dei servitori o anche degli alleati) e così via.

Ecco qui la mappa dell'Italia del 1600: come potete vedere, c'è grande differenza tra le dimensioni dei ducati.

Ecco qui la mappa dell'Italia del 1600: come potete vedere, c'è grande differenza tra le dimensioni dei ducati

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Passiamo alla terza forma principale.

Democrazia: il potere è, formalmente, nelle mani del popolo, che lo esercita in vari modi. In un piccolo villaggio si può prendere la decisione direttamente, ma se lo schema si amplia, il popolo, salvo rari casi, potrà solo eleggere i propri rappresentanti, oppure il partito che poi li nominerà. Ricordate, a tal proposito, la differenza tra eletto e nominato: l'eletto viene dal popolo (la parte gerarchicamente inferiore) mentre il nominato dall'autorità (la superiore).

La versione "malvagia" della democrazia è la dittatura, che è tale per via di alcune caratteristiche tipo (come la privazione delle libertà e la mancanza di dissenso). Le dittature spesso insorgono durante periodi di gravissime crisi e forte malcontento. Il dittatore si fa portavoce della rabbia del popolo e si presenta come suo protettore e salvatore.

Questa, a sua volta, si può dividere in tre macrocategorie (vi risparmio la categorie precise, per approfondire cercate su Wikipedia o chiedete, vi metto il link):

- autoritarismo: il dittatore ricorda molto un monarca assoluto, o lo ricorda il suo partito. Si basa sulla repressione e sulla violenza; è presente un'opposizione, ma è puramente simbolica; i poteri della dittatura non sono ben definiti, anche se vengono considerati "facilmente prevedibili"; tuttavia questa scarsa precisazione causa parecchi problemi;

- cesarismo: dittatura in cui è classificata quella nazista; oltre al dominio con la violenza, è presente una forte ricerca del consenso popolare; il dittatore, col suo carisma, rimpiazza l'ideologia in sé;

- totalitarismo: l'ideologia e la presenza del leader raggiungono ogni campo. 1984 è un esempio.

Ogni forma di governo tirannica ha anche il suo spauracchio. Un fantasy vi permetterà di sbizzarrirvi.

A chi dà la colpa il governo quando le cose vanno male?
Agli orchi che molestano le nostre donne?
Ai babbani che ci rubano il lavoro?
Agli ibridi mezzelfi?

Come reagisce il popolo a questa situazione? 

Ed ecco qui il passo successivo: i dissidenti.
Ma per questo dovrete aspettare il prossimo capitolo.




Consigli di scritturaWhere stories live. Discover now