In primo luogo, bisogna decidere il livello di razzismo: essere malvisto è un conto, venir ucciso a vista è altro.
Una volta appurato questo, ecco vari dettagli da considerare:
- i membri della minoranza non possono entrare in determinati posti, con associazione a qualche animale, a scopo discriminatorio (es: vietato l'ingresso ai Recensori e ai cani)
- le leggi non vengono applicate nel loro caso (es: subiscono un furto, ma le forze dell'ordine danno ragione al ladro)
- violenze fisiche
- ipocrisia: una società può discriminare un'etnia, ma appena un membro è attraente, non ci pensano due volte ad avere un rapporto sessuale
- ogni atto di rivalsa della minoranza viene esasperato
- se lo stato vuole fomentare l'odio, provvederà a dare agevolazioni alla minoranza (es: case popolari): in tal modo la gente disprezzerà chi riceve la casa, ma non chi gliel'ha data.
eccetera
Ricordatevi un dettaglio importantissimo: i razzisti non sono necessariamente cattivi, possono essere stati semplicemente ingannati. Potremo capire che l'ideologia fa parte della società se soggetti "buoni" sono comunque malfidenti. Il potere promuoverà una visione negativa, presentando la minoranza come un insieme di soggetti altamente pericolosi. Così anche il "razzista buono" terrà un atteggiamento difensivo e discriminerà per paura di essere aggredito.
Se invece mettessimo che la minoranza è odiata solo da persone spregevoli, allora apparirà più come una discriminazione radicata in alcuni soggetti, magari violenti e retrogradi, ma non nella società in sé.
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