Una volta ho sentito dire "le regine cattive sono principesse che non sono state salvate".
Questo concetto può sembrare alquanto retrogrado e maschilista, come se una principessa dovesse per forza aver bisogno di aiuto.
Proviamo però ad approfondirlo.
Intanto, se la Principessa di turno deve essere salvata, vuol dire che c'è una minaccia, sia reale che percepita.
Cosa può succedere, nella vita vera, quando siamo in pericolo e l'autorità (che in questo caso si associa al Principe) non ci aiuta, neanche quando viene contattata?
Immagiamoci una persona che è vittima di uno stalker. Ci sono stati tantissimi casi che sono culminati nell'uccisione delle vittime o di un loro caro. In altri le vittime, o i loro familiari, hanno reagito in modi non proprio legali.
Applicandolo al contesto, immaginiamoci una Cerentola che non ne può più delle violenze della matrigna e delle sorellastre, ha uno scatto d'ira e le uccide. Un gesto del genere è un trauma e può completamente alterare la scala dei valori di una persona. La certezza (vera o presunta che sia) di non aver avuto altra scelta per potersi difendere influisce su tal scala: il mondo viene visto come un luogo in cui per difenderti devi sporcarti le mani, perché la legge è valida solo quando sta dalla parte del più forte.
Qual era l'alternativa? Fuggire in strada, col rischio d'incappare in gente peggiore? Rivolgersi a un'autorità che l'avrebbe riportata indietro?
Oppure chiedere aiuto a qualche bandito in cambio di soldi? La paranoia potrebbe crescere e spingere a eliminare anche lui. A mente fredda penseremmo "chi vuoi che creda a un bandito? Perché dovrei aver paura che mi denunci?" ma un paranoico queste cose non le sa.
O invocare un'entità malvagia? (ricordiamoci che siamo in un mondo magico)
Dopo aver superato certe linee si può entrare in giri da cui è davvero difficile uscire.
Ovviamente questo non implica che in tutti i casi devi per forza diventare un malvagio, voglio solo proporre uno spunto. :)