Capitolo 145

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"Torni in groppa?"

"Non sarebbe meglio chiamare un taxi?"

"Forse si, così evito di farti altro male"

Chiama e nel giro di 10 minuti il taxi arriva e in una ventina di minuti ci porta a Coverciano.

"Siamo a casa"

"Eh già"

"Pronto ad entrare?"

"No, per niente"

"Vuoi che vada dentro prima io?"

"Mi faresti un enorme favore"

"Vado"

Entro e trovo Matteo e Nicolò seduti su uno dei divanetti all'entrata.

Gioia Azzurra: "Ragazzi, Benedetta dov'è?"

Pessina: "Manuel l'ha portata in camera"

Barella: "Diciamo che non aveva una bella cera"

Gioia Azzurra: "Vado a vedere come sta, voi andate a chiamare Federico che é fuori dalla porta che se la fa addosso"

Barella: "Gentile come al solito"

Corro verso la camera di Benedetta, busso e mi apre Manuel.

Gioia Azzurra: "Come sta?"

Locatelli: "Ha vomitato un paio di volte, adesso é a letto che sta riposando"

Benedetta: "Vi sento"

Gioia Azzurra: "Ottimo, ti va di vedere Federico?"

Benedetta: "No, lui é innamorato di te e non vuole stare con me"

Gioia Azzurra: "Sai che non é vero, é qui fuori preoccupato per te e per il bambino"

Locatelli: "Se non ti amasse non sarebbe in pensiero, non trovi?"

Benedetta: "E va bene, fatelo entrare"

Non so come andrà a finire, ma spero nel migliore dei modi.
Esco e trovo Federico accompagnato da Matteo e Nicolò appena fuori dalla porta.

Gioia Azzurra: "Fede entra"

Lui entra nella camera, mentre Manuel ed io usciamo.
Prima di chiudere la porta mi fissa aspettandosi una risposta a tutta questa situazione surreale.

"Vedrai che andrà tutto bene e che tra un'ora uscirete da quella stanza più forti di prima in dolce attesa di un bambino"

Continua a guardarmi per qualche altro secondo, poi mi sorride e chiude la porta.

Locatelli: "Dite che dovremo andarcene e lasciargli un po' di privacy?"

Barella: "Io dico di ascoltare cosa succede"

Gioia Azzurra: "Concordo pienamente con te"

Ci mettiamo vicino alla porta e cerchiamo di origliare.

"Vedo come la guardi, pensi che io sia stupida? Tu non mi hai mai guardato in quel modo"

"Sai che io ti amo tantissimo, ammetto che ho perso un po' la testa per lei, ma non ho fatto nulla di irrimediabilmente"

"Cosa hai fatto? Dimmi cosa hai fatto"

Non sentiamo la risposta di Federico.
Cosa le sta dicendo, così peggiora solo la situazione, però forse dire la verità é la strada migliore e l'unica possibile.

"Federico dimmi che cazzo hai fatto"

"Ci siamo baciati"

"Quante volte?"

Nessuna risposta.

"Diamine, dimmi quante volte vi siete baciati"

"Non lo so, non le ho contate"

"Federico ti rendi conto di quello che mi stai dicendo? Non so nemmeno perché ti sto ascoltando e perché non sono di là a prenderla a schiaffi"

Ci manca solo che se la prenda con me adesso, oltre che me lo meriterei, sapevo benissimo che era fidanzato.

"É stata tutta colpa mia. Lei mi respingeva ogni volta, ma io non riuscivo a smettere, credo fosse perché sentivo la tua mancanza. So che é una pessima giustificazione, ma io voglio che tu mi perdoni e che non ti faccia del male e sopratutto che tu non faccia del male al nostro bambino"

"Il nostro bambino?"

"Si, il nostro bambino"

"É bello da dire"

"Quindi mi perdoni?"

"Devi darmi tempo, ma come potrei non perdonare il padre di mio figlio?"

"Se vuoi ti ho portato il test di gravidanza"

"Lo faccio dopo, adesso sono stanchissima. Vieni a risposare con me?"

"Certo"

Ci stacchiamo dalla porta.

Barella: "Quindi hanno chiarito?"

Locatelli: "Così pare"

Pessina: "Azzurra, tutto bene?"

Gioia Azzurra: "Sisi, sono molto contenta per loro, mi piace il lieto fine"

Anche se non é il mio.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now