Capitolo 153

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Bonucci: "Forse questo dovresti dirlo a Federico"

Gioia Azzurra: "A che scopo? E poi tra poco me ne andrò"

Chiellini: "Glielo hai detto, vero?"

Scuoto la testa.

Chiellini: "Secondo me dovresti dirglielo, così almeno capisce cosa prova veramente per me"

Gioia Azzurra: "Amicizia"

Bonucci: "Se provasse solamente amicizia non ti avrebbe corso dietro per un mese"

Gioia Azzurra: "Non voglio più pensarci, poi adesso c'è Matteo"

Chiellini: "Vedi di non farlo soffrire, ha appena superato una rottura complicata, non vorrei ne dovesse superare un'altra a breve"

Gioia Azzurra: "Non potrei mai far soffrire Teo, so benissimo quello che ha passato perché l'ho passato anche io e so come ci si sente. Matteo ed io siamo così simili, penso sia proprio per questo che ci troviamo bene insieme"

Bonucci: "Vedi di fare un po' di chiarezza nella tua testa e nel tuo cuore prima di partire"

Io parto domani, come pensi che ce la possa fare?

Gioia Azzurra: "Ci proverò, adesso torno da Matteo"

Inizio a cercarlo in sala da pranzo, ma non c'è, passo all'entrata, ma nemmeno li c'è, vado al campo, ma nemmeno qui si vede.
Mi manca la camera, allora mi dirigo lì.
Busso e non sento nessuna risposta, provo ad aprire la porta e stranamente é aperta, così entro.
Mi guardo intorno e mi torna in mente tutto ciò che é successo sta notte, io e Matteo nudi, i nostri corpi uniti, i nostri respiri affannati, i nostri battiti accelerati e le nostre labbra unite, come é stato bello.
Era stata bella anche quella sveltina sotto la doccia, ma sta notte é stato tutta un'altra cosa, era tutto così perfetto e magico.
Faccio il giro della stanza e noto che il suo cellulare é sul comodino, istintivamente lo prendo in mano e vedo che come blocco schermo ha ancora una foto della sua ex, é proprio una bella ragazza, come Benedetta.
Mi domando come mai loro abbiano delle ragazze così belle e poi notano qualcuno come me.

"Sai che é maleducazione spiare il cellulare altrui?"

Mi volto e mi ritrovo di fronte Manuel.

"Ciao Loca"

"Ciao, come mai sei qui?"

"Cercavo Teo"

"Tra poco dovrebbe salire"

"Grazie"

"Stavi leggendo i suoi messaggi?"

"In realtà no, ho solo preso in mano il telefono e ho visto che come blocco schermo ha ancora la foto della sua ex"

"Si, diciamo che é una persona un po' abitudinaria, non gli piace uscire dalla sua comfort zone"

"Lo capisco, anche mio fratello é così. Pensa che ho dovuto cambiargli io la password del cellulare altrimenti lui si teneva ancora la data di fidanzamento con la sua ex fidanzata che lo ha tradito"

"Mi dispiace per lui"

"Un po' alla volta si sta riprendendo, solo che é parecchio difficile perché la amava veramente"

"Anche Matteo la amava veramente"

"Tu sai che é successo?"

"Precisamente no, so che é legato al fatto che hanno due caratteri molto incompatibili e in più la distanza non ha aiutato"

"Spero per lui che trovi qualcuno con cui stare bene"

"Magari sei tu quel qualcuno"

"No, non sono io, io sono solo una relazione temporanea"

"Perché dici così?"

"Non credo di essere quel genere di persona con cui si vorrebbe stare insieme"

"Perché?"

"Sono troppo complicata"

Pessina: "A me piacciono le cose complicate"

Locatelli: "Teo..."

Oh signore, spero non abbia sentito tutto il nostro discorso.

Gioia Azzurra: "Da quanto sei qui?"

Pessina: "Da abbastanza tempo per aver sentito come ti sottovaluti"

Locatelli: "Io vi lascio soli, così potete parlare liberamente"

Esce dalla stanza e rimango sola con Matteo e con una conversazione che non voglio affrontare.

"Teo io..."

"Lo so cosa stai per dirmi, ma prima lasciami parlare"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now