Capitolo 194

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Alla fine Federico ha optato per un tubino nero con un paio di orecchini oro a forma di girasole.
Voleva farmi mettere anche un paio di scarpe con il tacco, ma ho rifiutato e mi sono messa un paio di converse nere alte, non mi sento a mio agio con i tacchi.

"Sei bellissima"

"Grazie Fede"

"Ora vai"

"Di già?"

"Si, ti starà aspettando andando avanti e indietro per il soggiorno pieno di ansia"

"Non credo"

"Invece sarà esattamente così, tu non hai un po' di ansia?"

"Perché dovrei avere ansia?"

"Per il tuo appuntamento..."

"No, avrei ansia se ci fosse qualcun altro ad aspettarmi, ma con Teo non ho motivo per essere in ansia, sto bene con lui"

"Va bene, allora...ci sentiamo"

"Si"

"Buona serata"

"Grazie"

Chiudo la videochiamata e scendo.
Matteo mi aspetta alla fine delle scale sorridendo.

Gioia Azzurra: "Sono pronta"

Pessina: "Sei proprio bella"

Arrossisco.

Alex: "Guarda che figa che é la mia sorellina"

Barella: "Proprio un gran figa"

Gioia Azzurra: "Ahahah grazie"

Pessina: "Noi andiamo, ciao"

Gioia Azzurra: "Ciao ragazzi"

Barella: "Ciao coppietta"

Alex: "Trattamela bene"

Pessina: "Lo farò"

Andiamo nel mio ristorante preferito.

"É il mio ristorante preferito"

"Lo so"

"Te lo ha detto mio fratello, vero?"

"Non rivelo mai le mie fonti"

"Come se non fosse intuibile"

"Cosa ti va di mangiare?"

"Beh...una pizza, sono stanca del cibo dell'ospedale, tu?"

"Una pizza anche io"

Ordiniamo e finché aspettiamo le pizze parliamo del più e del meno.
Sto pensando se dirgli che Federico mi ha chiamato, non c'è nulla di male quindi glielo racconto.

"Prima mi ha chiamato Federico, mi ha aiutato a scegliere il vestito"

"Ha scelto bene"

"Si, mi ha detto che voleva che questa serata fosse speciale per me"

"E lo é?"

"Certo, ogni volta che sto con te é speciale"

Mi sorride e mi prende la mano accarezzandomela, altro che farfalle nello stomaco, sento una tormenta nella pancia.
Arrivano le pizze, così mi lascia la mano e iniziamo a mangiare.

"Dopo cosa ti va di fare?"

"Tutto quello che vuoi"

"Mi porti a vedere il mare? Ci devo ancora andare quest'estate, sono stato troppo impegnato con l'europeo"

"Certo"

Finita la cena ci incamminiamo verso la spiaggia.

"Per fortuna che non ti sei messa i tacchi, altrimenti affondavi nella sabbia"

"Ahahah, Federico voleva farmeli mettere, ma io mi sento a mio agio senza centimetri in più"

"Posso farti una domanda?"

"Si, dimmi"

"Prima, mentre ti stavo aspettando, andavo avanti e indietro per il soggiorno e ho notato che verso l'entrata ci sono un sacco di converse, sono tutte tue?"

"Si ahahah"

"Perché ne hai così tante?"

"Perché sono le mie scarpe preferite, uso solo quelle, le ho di ogni colore possibile"

"Sei strana"

"Lo so, é bello essere strani, ci rende unici"

Siamo arrivati proprio sulla riva, l'acqua arriva quasi ai miei piedi.

"Teo, togliti le scarpe"

"Cosa?"

"Toglieti le scarpe, dai!"

Io me le tolgo e corro verso il mare schizzando ovunque, dopo poco Teo mi raggiunge e mi abbraccia stringendomi forte.
Alzo lo sguardo verso di lui, ma lui mi sta già guardando.
I nostri volti si avvicinano sempre di più fino a quando tra le nostre labbra ci sono solo un paio di centimetri, mi guarda dritto negli occhi un'ultima volta prima di baciarmi.
Inizia lentamente con un bacio sulle labbra, poi si stacca sempre lentamente e mi guarda negli occhi, poi guarda le mie labbra mentre gli accarezzo dolcemente una guancia.
Lentamente torna a baciarmi, ma il bacio si fa più passionale e lui infila la lingua nella mia bocca, con delicatezza, facendo dei piccoli movimenti rotatori, fino a quando incontra la mia.
Mi accarezza così dolcemente da farmi sciogliere il cuore, con lui é così, riesce a baciare tutta la mia anima.

Un'Azzurra tra gli azzurriKde žijí příběhy. Začni objevovat