Capitolo 109

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"Fede puoi avvertire il mister che arrivo in ritardo. Ho bisogno di farmi una doccia adesso, cambiarmi i vestiti non è sufficiente"

"Si tranquilla, lo avverto io"

Vado in bagno ed entro in doccia.
L'acqua è ancora calda dato che Federico ha appena finito di lavarsi.
Io ho bisogno di riflettere un po'.
È veramente la cosa giusta tornare a casa a fare la chemioterapia senza dire niente a Federico?
Ed è la cosa giusta lasciare Federico qui con Benedetta senza che io possa farci nulla?
Vorrei che qualcuno mi rispondesse.
Vi prego, qualcuno dall'alto mi dica cosa devo fare.
Sento la porta della camera sbattere.
Non penso che la porta sia un segno, almeno credo.
Forse è Federico che è uscito e ha fatto confusione.

"Berna sei ancora in camera?"

Non sento nessuna risposta, quindi sarà stato sicuramente lui a fare rumore.
Devo aspettare un altro segno dall'alto.
Persa nei miei pensieri e nelle mie preghiere non sento nemmeno che qualcuno stava camminando in bagno, me ne rendo solo conto quando apre la porta della doccia.

"Madonna che colpo"

"Ciao"

"Che cazzo ci fai qui?"

"Ma come sei stronza"

"Io sono stronza? Mi apri la porta della doccia senza farti sentire, mi vuoi far fare un infarto?"

"No"

"Cosa ci fai qui?"

"Ho sentito Federico dire al mister che saresti arrivata in ritardo perché stai facendo la doccia"

"E se venuto a verificare?"

"Diciamo di sì"

"Come sta mattina sei venuto a verificare che ho dormito con Nicolò?"

"Alessandro te lo ha detto?"

"No Fede, ti ho sentito"

"Ah"

"E smettila di fissarmi. Sembra che tu non abbia mai visto una ragazza nuda"

"E se fosse?"

"Non dire scemenze. Stai provando ad avere un figlio con la tua fidanzata e vorresti dirmi che non l'hai mai vista nuda"

"Con te non si può scherzare"

"Bene, ora che hai verificato puoi lasciarmi finire la doccia in pace?"

Chiude la porta.
Io nel mentre mi risciacquo i capelli.
Dopo nemmeno un minuto apre la porta ed entra dentro.
Rimango senza fiato, cosa crede di fare adesso.

"Cosa pensi di fare?"

"Questo"

Mi prende per i fianchi, mi tira a se e mi bacia.
Sento una scossa attraversarmi tutto il corpo, gli stringo le braccia al collo.
Quanto mi mancava tutto questo, lui per me è come una calamita.
Mi spinge verso il muro, mi prende in braccio reggendomi per le cosce, io gli stringo le gambe attorno ai fianchi.
Ci continuiamo a baciare, non capisco più dove finisca la mia bocca ed inizi la sua.
Ad un tratto lo sento entrare dentro di me e iniziare a muoversi con delle lente spinte.
In quel momento torno alla realtà.

"Federico fermati"

"Mh..."

"Fede ti prego"

Lo dico quasi piangendo.
Si blocca immediatamente e mi lascia andare.
Io esco dalla doccia di corsa, prendo un asciugamano e scappo in camera.
Federico mi raggiunge, mi vede raggomitolata nell'asciugamano mentre piango.

"Cos'è successo?"

Non gli rispondo.

"Gioia parlami, ti prego"

Continuo a non rispondergli, mi sento come se fossi stata pietrificata.

"Tu non vuoi..."

"Certo che voglio, ma non posso"

"Come non puoi?"

"Cazzo Fede, sei fidanzato. La tua ragazza è in qualche camera a pochi metri da noi e tu hai scelto di stare con lei, quindi perché vieni da me?"

"Perché io..."

"Il perché non lo sai nemmeno tu. Come sarebbe finita se non ti avessi fermato?"

"Beh lo avremmo fatto"

"E poi?"

"E poi boh"

"Ecco. Non puoi pensare di stare con Benedetta e venire a scopare con me quando ne hai voglia"

"Io non ero venuto da te perché avevo voglia di scopare"

"Non so più cosa pensare. Continui a farmi stare male e a farmi stare bene nello stesso momento, non credo di poter reggere tutto questo ancora per molto"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now