Capitolo 140

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"Pensi di rispondermi?"

"No"

"Come vuoi, allora io tornerei anche dagli altri"

"No..."

"Ecco"

"Eh?"

"Vuoi che rimanga qui, vero?"

Inutile mentire.

"Si, ti prego"

Mi si siede affianco e mi fa appoggiare la testa sulla sua spalla.

"Per quanto vuoi rimanere nascosta qui?"

"Se ti dicessi per sempre rimarresti con me?"

"Penso che moriremo prima"

"Probabile"

Rimaniamo in silenzio per qualche minuto.

"Vuoi chiamare tuo fratello?"

"Perché?"

"Perché magari lui riesce a farti stare un po' meglio"

"Dopo gli scrivo, ora ho solo bisogno di un po' di silenzio"

"E se..."

"Aiuto"

"Cosa c'è?"

"Ti ho semplicemente chiesto di stare un po' zitto, ma tu non ci riesci proprio, vero?"

"Cerco solo di farti stare meglio"

"Ma non serve che parli, con te sto bene anche in silenzio"

"Lo devo prendere come un complimento?"

"Si, vuol dire che con te non ho bisogno delle parole per trovarmi bene"

"Oh...è quasi dolce come cosa"

"Ora puoi stare zitto?"

"Va bene"

Sospira.
É così carino quando mette il broncio.

"Va bene, puoi parlare"

"Grazieeee"

Mi dà un bacio sulla guancia.

"Non mi piace stare zitto"

"Non lo avrei mai detto ahahah"

"Amo quando sorridi"

"Perché?"

"Perché sei bellissima"

Mi sento in imbarazzo e asserisco un po'.

"Guarda come stai diventando rossa"

"Se mi metti in imbarazzo non posso farci molto"

"Allora ti faccio ancora un certo effetto?"

"Non hai mai smesso"

Mi mette l'indice sotto il mento e mi fa alzare il viso facendo incontrare i nostri sguardi.

"Nemmeno tu hai mai smesso di farmi effetto"

"Infatti siamo chiusi da soli dentro uno spogliatoio"

"E con questo cosa vorresti dire?"

"Che se non ci facessimo effetto adesso non saremmo qui, non trovi?"

"Hai ragione"

Mi fissa dritto negli occhi.

"Sai che i tuoi occhi sono proprio di un azzurro intenso?"

"Ahahah si, mi ricordo di che colore sono"

"Scema, io ci vedo il mare nei tuoi occhi e tu mi prendi in giro"

"É facile vedere il mare negli occhi azzurri, ma quando lo vedi negli occhi marroni é tutta un'altra cosa"

"Riesci a vedere il mare negli occhi marroni?"

"Certo, nei tuoi ci vedo il mare, ma non solo"

"E cos'altro ci vedi?"

"Ci vedo il mondo, anzi il mio mondo"

"E com'è il tuo mondo?"

"Oh...é sempre allegro, con molta voglia di vivere e sperimentare e con un sorriso stupendo da lasciare senza fiato. Sei tu il mio mondo"

Si avvicina sempre di più a me, ma qualcuno entra.

Locatelli: "Vi conviene uscire e non farvi vedere insieme. Vi stiamo cercando da un sacco di tempo, Benedetta e Matteo stanno impazzendo e se scoprono che siete qui insieme succede uno di quei casini che il mister ci caccia tutti a casa"

Chiesa: "Veramente é..."

Locatelli: "Non voglio sentire scuse Fede"

Gioia Azzurra: "Manuel, Federico mi ha solamente calmato durante un attacco di panico"

Locatelli: "Cosa le hai fatto?"

Chiesa: "Veramente io..."

Gioia Azzurra: "Smettila di prendertela con lui, non ha fatto niente. Mariasole é morta e mi ha trovato in lacrime seduta sulle scale"

Locatelli: "Mi dispiace tanto Azzurra"

Viene ad abbracciarmi.

Locatelli: "Sono stato uno stronzo"

Gioia Azzurra: "Tranquillo, ora scusati con Federico che con lui sei stato veramente uno stronzo"

Locatelli: "Scusa Fede, sai che ti voglio bene, ma ne voglio più a lei"

Chiesa: "Cosa sono queste preferenze?"

Gioia Azzurra: "Non riesce a resistere alla mia bellezza e al mio carisma"

Chiesa: "E chi ci riuscirebbe?"

Locatelli: "Forza andiamo"

Federico ed io ci alziamo e usciamo dallo spogliatoio tutti insieme.
Entriamo in hotel e Nicolò mi corre subito incontro.

Barella: "Ti prego dimmi che non avete combinato casini"

Pessina: "Azzurra, mi ero preoccupato tantissimo, che fine avevi fatto?"

Benedetta: "Federico dov'eri finito?"

Tutte queste domande mi fanno entrare in panico di nuovo.

Locatelli: "Calmatevi adesso vi spiegano"

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now