Capitolo 185

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Il resto della giornata passa in fretta come al solito, quando sono con loro mi diverto sempre.
Non ho la minima voglia di tornare in ospedale a fare la terapia, mi piace così tanto stare qui, loro sono la terapia più efficace che abbia mai provato.
Guardo l'ora, tra un'ora devo prendere il taxi, spero tanto che Federico venga a salutarmi, altrimenti questa volta è finita sul serio.
Non posso aspettarlo se lui è ancora innamorato di lei.

Chiellini: "Azzurra..."

Gioia Azzurra: "Eh?"

Bonucci: "Ci stavi ascoltando?"

Gioia Azzurra: "No, scusatemi...cosa stavate dicendo?"

Chiellini: "Volevo sapere tra quanto partivi e quando tornavi"

Gioia Azzurra: "Tra un'ora devo prendere il taxi altrimenti perdo il treno"

Bonucci: "E quando torni la prossima volta?"

Gioia Azzurra: "Non lo so, non so nemmeno se sarete ancora qui la prossima volta che potrò uscire dall'ospedale"

Chiellini: "Al massimo veniamo a trovarti"

Gioia Azzurra: "Non potete, fanno entrare pochissime persone"

Bonucci: "Quindi tu stai sempre lì da sola?"

Gioia Azzurra: "No, spesso viene mio fratello a farmi un po' di compagnia"

Chiellini: "E i tuoi genitori non vengono a trovarti?"

Gioia Azzurra: "Sisi, ma preferisco quando viene mio fratello. Lui é la mia roccia, senza di lui non posso stare, proprio non ce la faccio"

Barella: "Ho sentito bene? Tra un'ora devi prendere il taxi?"

Annuisco.

Barella: "E lui dove cazzo é?"

Gioia Azzurra: "Non lo so"

Locatelli: "Vuoi che lo chiami?"

Gioia Azzurra: "No, deve essere libero di fare le proprie scelte. É inutile costringerlo"

Barella: "E se non arriva?"

Gioia Azzurra: "É finita"

Vado in camera a preparare le mie cose e Matteo mi raggiunge.

"Si é fatto sentire da sta mattina?"

"No..."

Penso al rapporto che abbiamo io e lui, una strana amicizia.
L'amicizia, volendo darle una definizione, è una relazione tra due persone tra cui c'è una carica emotiva ed è basata sul rispetto, la sincerità, la fiducia e la disponibilità reciproca. 
Matteo ed io siamo esattamente così, eppure siamo andati oltre, non ho mai capito se fosse per la mancanza di Federico o perché provo qualcosa di forte anche per lui, ma adesso non è il momento di pensare a noi.
Voglio che Federico venga qui ad abbracciarmi prima di tornare a casa, sono stanca di farmi spezzare il cuore da lui.

"A cosa stai pensando?"

"A me, a te e a Fede"

"E a che conclusione sei arrivata?"

"Sono stanca di farmi spezzare il cuore"

"Vedrai che arriverà"

"Vedremo..."

Finisco di sistemare la valigia quando manca mezz'ora all'arrivo del taxi, così decido di passare per tutte le camere per salutare i ragazzi.
Prima vado da Giovanni, Alex e Giacomo che stanno giocando insieme alla play, mi abbracciano e mi promettono che si faranno sentire presto.
Poi trovo Lorenzo, Ciro, Marco, Andrea ed Alessandro che stanno facendo gli stupidi in corridoio, dopo averli presi in giro per un po' li saluto.
Poi vado in camera di Leonardo e Rafael, oltre a loro trovo anche Gaetano e Bryan, ci salutiamo e dico a Spina di stare tranquillo e di non esagerare con la riabilitazione.
In sala da pranzo trovo Salvatore, Giorgio, Leonardo e Francesco che stanno giocando a briscola, saluto i miei vecchietti e vado in giardino, dove ci sono Emerson e Jorginho che parlano, così saluto anche loro.
All'entrata trovo Alessandro, Gigio, Domenico e Federico seduti sui divanetti, mi salutano e poi torno in camera per prendere la valigia, tanto Manuel, Nicolò e Matteo mi accompagnano fino al taxi.
Mentre esco trovo il mister.

"Torna presto Azzurra"

"Ci provo Roby"

Esco e trovo i 3 dell'Ave Maria  che mi aspettano.
Manuel mi prende la valigia e la mette in bagagliaio, Matteo apre la portiera e Nicolò mi viene ad abbracciare, poi viene ad abbracciarmi Manuel e per ultimo Matteo.

"Mi dispiace"

Gli sorrido tristemente e salgo in taxi, lui chiude la portiera e l'autista parte.
Non é venuto.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now