Capitolo 146

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Barella: "Comunque é ora di pranzo"

Pessina: "Andiamo a mangiare?"

Locatelli: "E me lo chiedi pure?"

Pessina: "Ahahah, Azzurra tu hai voglia di mangiare?"

Non ho per niente appetito, ma meglio non dare nell'occhio.

Gioia Azzurra: "Certo, sto morendo di fame"

Barella: "Oggi dovrebbero farci la carbonara"

Locatelli: "No vabbè, adoro"

Gioia Azzurra: "Manu a volte mi sembri una ragazzina quando parli"

Locatelli: "E tu sembri una vecchietta"

Pessina: "Lasciala stare, povera"

Arriviamo in sala da pranzo e troviamo il mister già seduto a tavola.

Mancini: "Ciao ragazzi, come va?"

Barella: "Alla grande, Federico e Benedetta hanno fatto pace"

Mancini: "Che era successo?"

Bastoni: "Benedetta stava bevendo un po' troppo"

Locatelli: "E tentava di uccidere suo figlio"

Mancini: "Come suo figlio? É incinta?"

Pessina: "Probabilmente"

Gioia Azzurra: "Deve ancora fare il test, quindi non ne siamo certi, ma ha spesso le nausee e ha vomitato un paio di volte"

Mancini: "É di Federico il bambino?"

Bastoni: "Certo, di chi altro potrebbe essere?"

Mancini: "Ah non lo so, ma fino all'inizio della settimana Federico correva dietro ad Azzurra"

Gioia Azzurra: "Abbiamo superato quel periodo, le ha detto tutta la verità e lei ha deciso di darsi tempo per perdonarlo"

Mancini: "É andato tutto bene allora"

Annuisco.

Bonucci: "Sta meglio Benedetta?"

Pessina: "Si, cosa le hai fatto bere?"

Bonucci: "Ahahah se solo sapeste"

Gioia Azzurra: "È meglio non sapere"

Barella: "Ecco la carbonara"

Nel mentre arrivano anche gli altri e pranziamo tutti insieme ad eccezione di Federico e Benedetta.
Sto ripensando a quello che mi ha detto Federico prima, potremmo sul serio darci una possibilità io e Matteo.
Appena ci alziamo lo prendo per mano.

"Che dici di andare a fare un giro?"

"Solo io e te?"

"Perché no"

"Va benissimo, dove vuoi andare?"

"Beh potremo andare in centro a Firenze se ti va, tanto ci vuole solo mezz'ora"

"Mi piace molto come idea, andiamo a prepararci"

Mi vesto sportiva e prenoto il taxi.
Apro la porta e mi ritrovo Matteo di fronte.

"Mi stavi aspettando da tanto?"

"Nono, sono appena arrivato"

"Il taxi arriva tra 10 minuti"

Scendiamo ed andiamo all'entrata.

Barella: "Dove andate di bello voi due?"

Gioia Azzurra: "Andiamo a fare un giretto in centro"

Locatelli: "Senza noi due?"

Pessina: "Si, senza voi due perché è un appuntamento"

Mi giro verso Teo e lo guardo colpita da quello che ha detto, un appuntamento, che bello.

Barella: "Quindi sta diventando una cosa seria tra voi due?"

Gioia Azzurra: "Oh guarda sta arrivando il taxi, ciao ragazzi"

Locatelli: "Non hai risposto alla domanda"

Gioia Azzurra: "Non ci sento"

Io e Matteo saliamo in autobus ridendo come dei pazzi.

"Dopo ci riempiranno di domande"

"A cui noi non daremo alcuna risposta"

"Ahahah"

Dopo mezz'oretta arriviamo.

"Principessa cosa vuoi fare di bello?"

"Possiamo andare a vedere la Galleria degli Uffizi?"

"Certo, ti piace l'arte?"

"Si, l'arte ha sempre un che di affascinante"

"Io non so nemmeno cosa sia l'arte"

"Tutto può essere arte in realtà"

"Anche il calcio?"

"Certo, io ci ho visto parecchia arte nei tuoi goal"

"Sono onorato allora"

"Ahahah"

Passiamo il pomeriggio a guardare le varie opere d'arte nella galleria, ad un certo punto guardo l'ora e noto che sono le 19.

"Teo guarda che ora è, siamo in ritardo per la cena"

"No"

"Come no? Ora che chiamiamo il taxi e torniamo arrivano le 20"

"Ceniamo fuori, ho prenotato mentre ti stavi preparando"

"Grazie, ma non serviva"

Mi si avvicina e mi dà un rapido bacio a stampo.

"Scusami"

Lo tiro verso di me e lo bacio io questa volta, appena mi stacco lo vedo sorridere.

"Allora dove mi porti di bello a cena?"

"Sarà un sorpresa"

Mi prende per mano e ci incamminiamo verso il ristorante.

Un'Azzurra tra gli azzurriWhere stories live. Discover now